La questione della riapertura delle scuole è sempre in primo piano. Il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, Franco Locatelli, è tornato sull’argomento spiegando come mai non è possibile riaprire le scuole a maggio, come, invece, ipotizzato in un primo momento dal Ministero dell’Istruzione.
Riapertura scuola, Locatelli lancia l’avvertimento
‘Riaprire le scuole vorrebbe dire riportare l’indice di contagio, l’R con Zero’, ben sopra l’1’, mentre oggi quell’indice è tra lo 0,5 e lo 0,8, cioè sotto la soglia dell’1 che fin dall’inizio dell’epidemia era considerata strategica per la scelta del lockdown e delle restrizioni. Ovviamente – ha spiegato Locatelli al ‘Corriere della Sera’- si tratta di un suggerimento del Comitato tecnico scientifico e che la scelta spetta al ministro e al governo. La scelta di raccomandare e di mantenere le interruzioni delle lezioni – ha proseguito il presidente del Css – è stata dettata dal fatto che la riapertura delle scuole in concomitanza con il ripristino delle attività produttive avrebbe comportato l’andare oltre, e non di poco, l’incide di R con zero oltre l’uno. L’estate la pensiamo come un momento di recupero delle attività ludico sportivo dei bambini va benissimo: però – ha concluso Locatelli – scordiamoci i campi estivi e gli oratori. Questo deve essere chiarissimo’.
Il ministro per la Famiglia, Elena Bonetti, non è d’accordo con il professor Locatelli
Un punto di vista che non trova assolutamente l’appoggio della ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, la quale si è mostrata in disaccordo con lo stop suggerito dal professor Locatelli: ‘I genitori devono tornare a lavorare – ha dichiarato la ministra – Oratori e campi estivi non ce li scordiamo. Li organizziamo in modo sicuro per la salute di tutti. Del resto questa è la responsabilità della politica’.