Scuola e concorsi
Scuola e concorsi

Alla luce di quanto affermato non solo dalla Ministra Azzolina, ma anche dal Premier Conte, i bandi concorsuali per accedere al ruolo verranno pubblicati nelle prossime ore. Si parla, infatti, di una possibile pubblicazione tra il 28 e il 30 aprile. La situazione scolastica che si verrebbe quindi a delineare è quella di un tripudio di graduatorie con un numero elevato di precari che, da anni, aspettano di essere stabilizzati.

Le graduatorie attuali e future

Ad oggi le graduatorie esistenti, con al loro interno i moltissimi precari posti in stand-by in attesa del tanto agognato contratto a tempo indeterminato, sono:

  • graduatorie ad esaurimento (Gae), anche se in alcune province dovrebbero essere state esaurite;
  • graduatorie concorsuali di merito relative al concorso ordinario del 2016;
  • graduatorie concorsuali di merito relative al concorso ordinario e allo straordinario del 2018.

Queste sarebbero quindi le graduatorie da cui partire e che andrebbero svuotate prima di aggiungerne altre bandendo nuovi concorsi.

La provincializzazione delle Graduatorie d’Istituto

A quelle citate si potrebbero poi aggiungere le graduatorie d’istituto di seconda e terza fascia. Su più fronti si parla ormai di una loro provincializzazione, grazie alla presentazione di importanti emendamenti al Decreto Scuola per poter procedere ad un loro aggiornamento e alla loro trasformazione in Graduatorie provinciali.

La provincializzazione di queste graduatorie, secondo quanto affermato dalla Legge n° 159/2019 approvata il 20 dicembre 2019, permetterebbe per certo il conferimento delle supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività didattiche (quindi con contratto al 30 giugno). Ciò ovviamente in subordine alle Gae, laddove non ancora esaurite. E questo sarebbe già un passo importante per garantire maggiore sicurezza lavorativa ai molti insegnanti inseriti in queste graduatorie che da anni prestano servizio nella scuola.

Ma l’accento è posto anche sulla possibilità di estendere anche agli inseriti nelle nuove Graduatorie Provinciali la possibilità di accedere al ruolo.

Si aggiungerebbero quindi anche queste graduatorie con la necessità di essere svuotate.

Perché bandire nuovi concorsi?

Se questa è la situazione, viene spontaneo domandarsi quale sia l’utilità di bandire nuovi concorsi, creando nuove graduatorie di merito con lunghe liste d’attesa. Tra l’altro in un periodo delicato come quello attuale, in cui è difficile pensare a modalità che permettano di evitare assembramenti durante lo svolgimento delle varie prove.

Ben tre sono i bandi in previsione: 1) concorso straordinario per la scuola secondaria (per i docenti che hanno almeno 3 anni di servizio); 2) concorso ordinario per la scuola secondaria; 3) concorso ordinario per la scuola primaria e dell’infanzia.

Perchè invece non cercare di svuotare le graduatorie già esistenti stabilizzando davvero gran parte dei precari?