I bandi dei concorsi docenti sono attesi oggi, martedì 28 aprile, in Gazzetta Ufficiale ma infuria la polemica all’interno delle forze di maggioranza. La senatrice del Movimento 5 Stelle ha pubblicato un lungo post su Facebook all’interno del quale denuncia il tentativo di PD e LEU di mandare tutto all’aria ‘per non mancare al ben noto e annoso rapporto elettorale con le parti sindacali da sempre loro bacino di riferimento’. Nel messaggio, Bianca Laura Granato ribadisce che il Movimento 5 Stelle non ha intenzione di svendere per l’ennesima volta la scuola ‘alla manovra di scambio elettorale di turno’. ‘Non ci metterete il bavaglio, non ci metterete il guinzaglio, apriremo la scatoletta di tonno e faremo uscire tutto il marcio’.
Bianca Laura Granato sul concorso straordinario: ‘La verità è che si vuole favorire una piccola categoria di docenti’
‘La verità è che si vuole favorire una piccola categoria di docenti sdoganando per la scuola una procedura concorsuale non selettiva – così esordisce la senatrice Granato – È di queste ore la notizia che i capigruppo di LEU e del PD al Senato si ostinino a perseguire l’obiettivo dei sindacati pronta-tessera e del leghista più sindacalizzato di sempre, il Pittoni del “Tutti dentro senza selezione!’.
Con il bando già pronto, con un piano di attuazione dei concorsi già delineato, studiato a tavolino dalla Ministra e dagli uffici del MI, purtroppo De Petris e Marcucci non riescono a dire di no all’ennesimo oltraggio all’architettura costituzionale della scuola statale pubblica, senza un motivo, senza uno straccio di argomento che sia pubblicamente dichiarabile in modo veritiero.
‘Nessun’altra procedura concorsuale potrebbe essere elaborata in tempo’
‘E così l’inizio anno scolastico è a rischio per tanti studenti italiani – prosegue la Granato – perché qualora non venisse bandito ed effettuato questo concorso nessun’altra procedura concorsuale potrebbe essere elaborata in tempo per mettere in cattedra i 24.000 docenti precari previsti dal piano assunzionale.
Inoltre questa ostinazione che sta mettendo a rischio la tenuta della maggioranza di governo negherebbe ad un’ampia platea di docenti la possibilità di partecipare alla procedura, non solo a quei 24.000 che sarebbero immessi in ruolo, ma anche a tutti coloro che potrebbero concorrere e che verrebbero abilitati.
‘Non siamo disponibili a svendere per l’ennesima volta la scuola’
Noi senatori del Movimento 5 Stelle non siamo disponibili a svendere per l’ennesima volta la scuola alla manovra di scambio elettorale di turno. Siamo disponibili anche a far saltare il banco!
Si sta aprendo la Fase 2 dell’emergenza CoVid e di fronte alla riapertura progressiva delle attività annunciata dal presidente del Consiglio Conte, tra cui la fattibilità dei concorsi, PD e LEU, SOLO PER LA SCUOLA PUBBLICA, per non mancare al ben noto e annoso rapporto elettorale con le parti sindacali da sempre loro bacino di riferimento chiedono di modificare la procedura in una farsesca per titoli e servizio (un unicum finanche per la scuola pubblica a cui è stato fatto di tutto ).
Se il concorso dovesse saltare, saranno gli studenti, le famiglie e gli stessi precari che non potranno misurarsi ed essere stabilizzati, sarà l’Italia di fronte all’UE e alla fine purtroppo i nostri concittadini che avranno una tangibile ennesima dimostrazione che se si vota la vecchia politica, i metodi e i risultati saranno sempre quelli delle svendite dei loro diritti più sacri: oggi toccherebbe alla qualità dell’istruzione dei loro figli.
‘Apriremo la scatoletta di tonno e faremo uscire tutto il marcio’
‘La Scuola è un bene comune, non appartiene alle categorie, non appartiene ai sindacati, non appartiene ai politicanti, appartiene a tutti noi, ai figli degli ultimi di questo Paese come dei primi cittadini.
Non ci metterete il bavaglio, non ci metterete il guinzaglio!
Esibiremo i vostri emendamenti e li commenteremo per spiegare ai cittadini come li vorreste fregare!
Apriremo la scatoletta di tonno e faremo uscire tutto il marcio, – conclude la Granato – come abbiamo promesso agli italiani!’
