Scuole chiuse, ipotesi centri estivi: l’idea del ministro Azzolina

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È una nuova proposta sulla quale sta lavorando il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, un’idea che presenterà, in questi giorni, ai colleghi di governo, in collaborazione con il ministro per la Famiglia, Elena Bonetti. Bambini e ragazzi potrebbero tornare a scuola, per giocare.

Ministro Azzolina: spunta la proposta dei centri estivi

Come riporta l’edizione odierna de ‘Il Corriere della Sera’ (martedì 28 aprile), potrebbe già svolgersi oggi un primo incontro tra governo, enti locali e operatori del settore riguardante le attività dei bambini che resteranno in città la prossima estate mentre i loro genitori lavorano.
Una proposta che, però, cozza inevitabilmente con il parere del Comitato tecnico scientifico, fortemente contrario a qualsiasi attività per i bambini che preveda una forma di aggregazione.
In ogni caso le Regioni (in primis Piemonte e Veneto) i Comuni, compresi Milano e Roma, stanno studiando soluzioni per venire incontro alle famiglie.
Si guarda ai Paesi scandinavi che hanno riaperto gli asili e le scuole dell’infanzia per piccoli gruppi e con regole particolarmente restrittive: un modello che si vorrebbe adottare anche nel nostro Paese.
La proposta del ministro Azzolina nasce dal fatto che le scuole restano, comunque, aperte anche dopo la fine dell’anno scolastico per gli adempimenti amministrativi e fino alla fine di luglio potrebbero ospitare i centri estivi comunali in luoghi comunque protetti e con spazi aperti.
Se la proposta verrà accolta – riporta ‘Il Corriere della Sera’ – verranno individuate dagli enti locali le strutture adatte per i centri estivi: quelle con spazi esterni e non interessate da lavori di ristrutturazione già programmati in vista della ripresa di settembre.
Una proposta che non mancherà di suscitare polemiche all’interno del mondo scolastico, ben consapevole dell’impossibilità di far seguire ai bambini delle norme rigide ‘anti contagio’: i rischi sono enormi anche perché, allo stato attuale delle cose, non si possono ancora prevedere quali saranno gli scenari dell’epidemia la prossima estate.
Sta di fatto che la ben nota concezione della scuola ‘baby sitter‘ torna puntualmente a farsi sentire: se c’è già esistono parecchie perplessità sulla gestione della riapertura delle scuole a settembre per evitare l’alto rischio contagio tra i bambini, l’ipotesi centri estivi non può che suscitare più di una perplessità.

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