All’indomani della pubblicazione dei bandi relativi ai concorsi ordinari e straordinario (per la scuola superiore), Scuolainforma ha intervistato in esclusiva il sottosegretario al Miur, Giuseppe De Cristofaro: i temi trattati sono quelli del concorso straordinario secondaria, la questione ‘supplentite‘ e (con la preoccupazione per l’avvio del nuovo anno scolastico) e l’aggiornamento delle graduatorie.
Sottosegretario De Cristofaro, La ringraziamo innanzitutto per la Sua cortesia e per la Sua disponibilità. Partiamo dal tema forse più ‘caldo’ delle ultime ore, il concorso straordinario per la secondaria: Le vogliamo chiedere, non c’era realmente alcun margine per una procedura per soli titoli?
‘Come ho più volte ribadito in queste settimane, io rimango di questa opinione. Considero la procedura per titoli più adeguata alla fase straordinaria che si sta vivendo e ritengo un errore proseguire su una strada decisa ben prima dell’emergenza coronavirus. A maggior ragione perché condivido la linea ‘prudente’ che ha scelto il governo e la giusta tesi di mettere la salute al primo posto.
Considero il percorso per titoli e servizio l’unico in grado di garantire la messa in cattedra fin da settembre di migliaia di docenti: un’esigenza essenziale per la scuola italiana, considerando che si rischia di iniziare il nuovo anno scolastico con moltissime cattedre scoperte. Su questo punto, comunque, è ancora in corso un confronto tra le forze di maggioranza.’
Alcune scelte del ministro Azzolina sono state criticate dal mondo della scuola, specialmente dal precariato docenti: secondo Lei, cosa si sarebbe potuto fare e cosa si può ancora fare per evitare il boom supplenze a settembre e una nuova ondata di MAD?
La scelta di proseguire con il percorso concorsuale, straordinario e ordinario, per l’immissione di nuovi docenti di ruolo rende secondo me assai difficile una copertura delle cattedre per l’inizio del prossimo anno scolastico. D’altra parte credo sia a tutti evidente che l’attuale situazione, come detto con quasi un quinto delle cattedre prive di docenti di ruolo, richieda un programma di assunzioni che non si può limitare ai concorsi attualmente banditi. E’ necessario un programma di assunzioni pluriennale con un investimento importante sulla scuola. Allo stesso tempo ritengo che scelte così rilevanti per il futuro della scuola non possano prescindere da un coinvolgimento più costante e realmente dialettico delle rappresentanze sindacali.
Altro tema a Lei caro, parliamo dell’aggiornamento delle graduatorie: cosa possono aspettarsi i docenti in merito all’apertura delle graduatorie provinciali?
Il mio impegno, anche su questo punto, è per riaprire e aggiornare le graduatorie secondo un principio che ritengo essenziale: nelle nuove assunzioni di docenti non si può prescindere dalla valorizzazione del fondamentale lavoro svolto negli ultimi anni dalle docenti e dai docenti precari. Per questo un ulteriore obiettivo a cui sto lavorando, reso ancora più urgente dalle necessità della didattica a distanza, riguarda l’estensione del “bonus docenti” anche ai docenti precari.