botta e risposta tra il governatore De Luca e il sottosegretario De Cristofaro

L’emergenza Covid19 imporrà cambiamenti nelle nostre vite ancora per alcuni mesi a quanto pare, e anche la scuola non ne resterà esclusa. Si stanno già avanzando ipotesi per il prossimo anno scolastico, parlando di riduzione di alunni per classe e modalità di rientri “a targhe alterne” usufruendo ancora, in parte, della Didattica a Distanza. In vista di questa prospettiva è intervenuto anche il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ponendo l’accento anche su un’ulteriore necessità: il potenziamento degli organici nelle scuole.

Lettera alla Ministra Azzolina

De Luca, come si legge sulla sua pagina Facebook, è voluto intervenire sulla questione scolastica, scrivendo alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina:

“Ho scritto al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, per chiedere che, nelle ipotesi al momento allo studio per la ripresa del prossimo anno scolastico, non vi sia la previsione di riduzione degli organici, ma esattamente il contrario, cioè un potenziamento delle docenze.
L’impossibilità di consentire assembramenti che costituirebbero un pericolo per la salute pubblica, come più volte Lei ha sottolineato, comporta, come prima logica conseguenza quella di evitare le cosiddette “classi pollaio”. A maggior ragione nel caso in cui dovessero pervenire indicazioni nazionali che prevedessero una didattica in presenza da garantire anche attraverso un “dimezzamento” di alunni per classe e doppi turni. Sarebbe quindi necessario un potenziamento degli organici“.

Il sottosegretario De Cristofaro risponde a De Luca

Immediata è stata la risposta del sottosegretario all’Istruzione Peppe De Cristofaro sempre tramite il canale social, allineandosi nella stessa direzione di una non riduzione del personale docente:

“Presidente De Luca, il prossimo anno scolastico non avremo taglio di organico e questo è sicuramente un primo dato positivo in controtendenza, ma in questo caso sono d’accordo con lei, è del tutto insufficiente.

La scuola italiana aveva bisogno di ridurre il numero di studenti per classe e dell’allungamento del tempo scuola già molto prima di questa emergenza sanitaria.
Tutti noi dovremmo trarre la lezione da questo tragico Corona Virus, quella di ritenere la sanità e la scuola i nostri pilastri strategici su cui investire per costruire il futuro. Invertendo definitivamente una tendenza di anni, fatta di tagli, corse alle privatizzazioni, riforme sbagliate.
Accolgo positivamente le sue proposte, il ministero dell’istruzione lavora nella stessa direzione già da mesi, ma da soli riusciremo a fare esclusivamente interventi mirati e non strutturali.
Abbiamo bisogno che la necessità di risorse e investimenti importanti sulla scuola diventi una battaglia di senso comune nel Paese e una priorità per tutta la politica, per il governo nazionale, per tutte le regioni e le autonomie locali. Solo così cambiamo la scuola e miglioriamo il Paese.”