Un buon manager, la figura essenziale per la riuscita di un business

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Che la nostra società stia attraversando un momento di grandi cambiamenti è risaputo. Le sfide che il nostro quotidiano ci riserva sono sempre più complesse, e la velocità con la quale si presentano rende spesso i cambiamenti difficili da assimilare in breve tempo. Tutto ciò si mostra ancor più vero alla luce della recente diffusione epidemica che ha colpito l’intero pianeta e che ha costretto la società contemporanea ad affrontare sfide – a livello lavorativo, logistico, organizzativo – che fino ad oggi non avevamo nemmeno immaginato. Questa rivoluzione sta avvenendo in ogni strato della nostra società, dal semplice cittadino fino alle aziende ed alle istituzioni. In questo articolo ci concentreremo sull’ambito aziendale, analizzando la figura del manager e come questa sia chiamata a gestire grandi responsabilità per la buona riuscita del business. Una figura per cui un Executive Master Leadership e Management si rivela essenziale per sviluppare le giuste skills.

Manager aziendale: chi è e cosa fa

Quella del manager aziendale è una delle professioni più ricercate e ambite nell’odierno mercato del lavoro. Nonostante questo, sviluppare le giuste competenze per una carriera di successo non è certamente semplice. In pochi sono davvero in grado di dire cosa è necessario fare per ricoprire tale figura e quali sono i passi corretti da seguire. Ogni manager divenuto famoso per le sue azioni ha prima di tutto seguito un suo iter, fatto di studi e formazione personale. In prima battuta, un manager deve avere una grande capacità: saper osservare i cambiamenti legati alla società e al mondo del lavoro, trovare soluzioni innovative a problemi nuovi, saper cogliere in anticipo i segnali derivanti dall’esterno così come dall’interno della propria azienda, il tutto rispettando etica professionale e rapporto con il proprio gruppo di lavoro. Risulta quindi chiaro che saper mettere insieme tutte queste caratteristiche, non è affatto scontato.

Per precisare quanto poc’anzi accennato, andiamo a precisare quale deve essere il modello comunicativo del buon manager. Ebbene, questa figura ha la necessità di trasmettere lo stato del proprio lavoro a chiunque: dipendenti, colleghi e capi, facendo da ponte per tutte queste figure. In secondo luogo, strettamente correlata alla prima caratteristica, troviamo la qualità del saper adattare le strategie aziendali, sulla base delle nuove sfide poste in essere dal mercato. 

Oltre a tutto ciò, non è da dimenticare un’altra caratteristica fondamentale per un buon manager, ovvero quella della leadership, intesa non come oppressione dei propri sottoposti, ma come capacità di saper coinvolgere e guidare costruttivamente la forza lavoro verso un il raggiungimento di un obiettivo comune, fungendo talvolta come una sorta di motivatore che sa incanalare le forze di un gruppo di lavoro vero il traguardo. Per approfondire il concetto, possiamo delineare due caratteristiche che sono strettamente correlate tra loro: quella della persuasione e quella della già citata leadership. La persuasione, se utilizzata a fin di bene, è un’arma potentissima per spingere le persone verso comportamenti più efficienti, ad esempio aumentare la propria produttività nel momento del bisogno aziendale. La seconda, ossia la leadership, significa avere la capacità di essere seguiti persuadendo gli altri a farlo. Quest’ultima è una caratteristica fondamentale, che in alcuni casi si manifesta tramite una qualità non comune: la capacità di dare il buon esempio. Un leader di successo, infatti, sarà impegnato in prima persona sul campo al fianco dei propri colleghi nei momenti di maggiore pressione.

Manager aziendale: i compiti

Una volta definite le caratteristiche principali di un buon manager, da considerarsi in realtà come delle attitudini, cercheremo di capire quali sono invece le competenze che questa figura deve avere; alcune di esse sono ottenibili solamente attraverso un buon percorso di formazione, come quello offerto da ISTUD. 

In prima battuta, questo professionista deve imparare a lavorare per obiettivi, mantenendo il focus sui traguardi da lui stesso definiti. Il manager deve essere in grado di guardare in moltissime direzioni contemporaneamente per individuare quella migliore da seguire. Del resto, le sfide del mercato oggigiorno sono talmente serrate che è necessario saper interpretare al meglio ogni sfaccettatura del proprio lavoro per garantire alla propria azienda un’outreach efficace. 

Tra le attitudini che il manager in gamba deve avere, c’è quella di saper suddividere il lavoro al meglio tra le proprie risorse, assegnando dei compiti precisi ai singoli dipendenti e valorizzandone anche eventuali potenzialità.

In altre parole, si parla di raggiungere un obiettivo di grandi dimensioni suddividendolo in tanti compiti minori, più facilmente gestibili, così da poter rimuovere agevolmente eventuali ostacoli che si possono presentare sul percorso. Infine, anche se il discorso potrebbe proseguire ancora a lungo per descrivere una figura così complessa come quella del manager, troviamo le competenze finanziarie e amministrative. Un professionista degno di questo nome deve saper premiare quelli che sono i dipendenti meritevoli. Questo comporta inevitabilmente che il manager sappia gestire in maniera efficace il budget a lui assegnato, così da posizionare sempre le persone giuste, nel luogo e nel momento perfetti.

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