Riapertura scuola
Riapertura scuola

Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha rivolto un messaggio a tutto il mondo della scuola, a docenti, studenti e famiglie in occasione di questo 1° maggio così insolito e unico, con le scuole chiuse e la pandemia coronavirus.

Lucia Azzolina, il messaggio per il 1° maggio

‘In questo primo maggio il nostro grazie va a chi col suo prezioso contributo combatte la pandemia, al personale scolastico che ha saputo reinventare il proprio lavoro, a tutti coloro che vivono nell’incertezza a cui stiamo cercando con tutte le forze di garantire un futuro stabile’.
Nella giornata per il diritto al lavoro e per i diritti dei lavoratori – scrive il ministro Azzolina – la nostra attenzione e la nostra più profonda gratitudine sono rivolte, innanzitutto, a quanti sono impegnati, in prima linea, a lottare, con il loro prezioso lavoro, contro la pandemia, al personale scolastico, che ha saputo reinventare il proprio lavoro, a tutti coloro che vivono nell’incertezza a cui stiamo cercando con tutte le forze di garantire un futuro stabile.

Azzolina: ‘La musica è il collante che può farci sentire comunità nonostante la distanza fisica’

‘Anche per loro oggi i nostri studenti saranno uniti sui social, all’insegna della musica e della riflessione sull’importanza di questa Festa, grazie a una speciale chiamata alle arti: un “concertone” che li vedrà protagonisti su Instagram, dove potranno postare i loro messaggi e brani.
In questo Primo Maggio speciale la musica, così preziosa per lo sviluppo interiore, per i processi di apprendimento e per la socialità, è il collante che può farci sentire comunità nonostante la distanza fisica.
Il “concertone” social dei nostri ragazzi – prosegue il ministro – solleciterà la riflessione su due fondamentali diritti sanciti dalla nostra Costituzione: quello all’istruzione e quello al lavoro. Oggi più che mai il nostro impegno quotidiano deve essere quello di vivificarli e trasformarli in atti e fatti concreti.

‘Studiare significa creare persone capaci di fare cose nuove, quello di cui abbiamo bisogno’

Studiare significa innanzitutto crescere, formarsi per affrontare le sfide attuali e future, ma significa anche essere in grado di dare un maggiore contributo al progresso del Paese, avere maggiori possibilità di lavoro. Sopratutto significa, come diceva Jean Piaget, creare persone “capaci di fare cose nuove”. Esattamente quello di cui abbiamo bisogno.’