Calendario colori Regioni a Pasqua e nel mese di aprile: novità con il prossimo Decreto

Da domani, 4 maggio, l’Italia prova a ripartire dopo il lockdown per la pandemia coronavirus. Come riportato nell’edizione odierna de ‘Il Corriere della Sera‘ (3 maggio), vi sono alcune novità rispetto a quanto annunciato sette giorni fa dal premier Conte in merito agli spostamenti e alle autocertificazioni.

Fase 2 coronavirus, norme meno rigide modulo autocertificazione spostamenti lavorativi

In merito all’autocertificazione, nelle FAQ pubblicate ieri dal Governo, ‘la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata’.
Pertanto, qualora si dimostri facilmente il motivo di lavoro non occorrerà compilare il modulo, anche se resta la possibilità che le forze dell’ordine provvedano ad effettuare un riscontro in merito a quanto dichiarato dal cittadino. Negli altri casi, si può utilizzare il modulo già esistente: la circolare del Viminale chiarirà i dettagli per la compilazione.

Regole per gli spostamenti, solo all’interno della propria regione di residenza

Si può andare a passeggiare ‘per fare la spesa, acquistare giornali, andare in farmacia o comunque acquistare beni necessari per la vita quotidiana’. Come già noto saranno ammesse anche le passeggiate ‘come attività motoria, dunque nei parchi’.
È consentito spostarsi all’interno della propria regione di residenza. Chi si trova fuori regione potrà rientrare nel proprio domicilio ma poi potrà andare fuori dalla regione solo per ‘comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute’.

Questione congiunti

Questione congiunti. Il Governo ha precisato la lista di coloro che possono essere ritenuti congiunti: ‘Coniugi, partner conviventi, partner, delle unioni civili, persone legate da uno stabile legame affettivo, parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)’.
Una nota del governo ha chiarito come mai nella lista non sono stati considerati gli amici: questi ‘non possono rientrare negli affetti stabili’. Una normativa che potrebbe creare confusione anche perché, per motivi di privacy, non va indicata l’identità dei congiunti nel modulo di autocertificazione.
Si potranno celebrare funerali con un massimo di 15 persone (solo parenti stretti) ed è consentito ‘spostarsi nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti’.