L’ex ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, è tornato a parlare di scuola, non a caso (probabilmente), il giorno dopo la chiacchieratissima intervista rilasciata da colei che ha preso il suo posto, lo scorso mese di gennaio, come responsabile del Ministero dell’Istruzione: le dichiarazioni di Lucia Azzolina hanno fatto discutere non poco tutto il mondo della scuola e, di riflesso, quello politico e anche Lorenzo Fioramonti ha voluto dire la sua in proposito, tirando in ballo anche il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Fioramonti: ‘La scuola è di tutti, non di chi si ritrova a gestirla’
‘La Scuola sta vivendo un momento di profonda difficoltà, con un futuro così incerto, che stravolge la vita di tutti. Sì, perché siamo tutti legati alla Scuola – scrive l’ex ministro Fioramonti – dal personale scolastico agli studenti, dai giovani disabili e le loro famiglie (spesso dimenticati dalla politica), che si trovano completamente abbandonati e non se ne fanno nulla di riferimenti generici alla didattica a distanza, fino a tutti i lavoratori e gli imprenditori che hanno figli o nipoti in età scolare.
Messaggio al premier Conte e, indirettamente, al ministro Azzolina
‘Vogliamo far ripartire il Paese? – si domanda Fioramonti – Bene. Allora bisogna mettere la Scuola al centro di tutto. Questo significa che il Premier, invece di lasciare che il settore venga gestito in modo unilaterale e divisivo, dovrebbe subito convocare un tavolo intersettoriale, per recuperare quel dialogo e quella collaborazione così importanti per fronteggiare le sfide della ripartenza, ma drammaticamente abbandonati in questi ultimi mesi.
La Scuola è di tutti, non di chi si ritrova – pro tempore – a gestirla. Senza collaborazione e spirito di squadra non si va da nessuna parte, mettendo a repentaglio il benessere dell’intera società.’
Insomma, il messaggio è chiaro e, oltre ad essere indirizzato in primis al premier Conte, non mancano le stoccate a Lucia Azzolina che, man mano che passano i giorni, sembra condurre una battaglia da sola (o quasi) contro tutti.