Un’intervista, quella rilasciata a SkyTg24 dal ministro Azzolina, che non sta mancando di suscitare polemiche. Il ministro ha parlato della riapertura delle scuole a settembre perché ‘A settembre si deve tornare a scuola, gli studenti ne hanno diritto’.
Lucia Azzolina, però, ha parlato anche di come potrebbe ripartire la scuola, ovvero con la possibilità di una ‘didattica mista‘, in parte in presenza e in parte online, a distanza.
Ministro Azzolina su riapertura scuole a settembre: ‘Metà studenti in classe e metà a casa, online’
Niente doppi turni ma una divisione delle classi con la metà degli studenti che andranno a scuola per metà settimana, mentre l’altra metà resterà collegata online, a distanza, in modo tale che la socialità possa restare.
Nel resto della settimana accadrà il contrario, gli studenti che si sono recati fisicamente a scuola potranno rimanere a casa e viceversa per un’alternanza che potrebbe valere anche per la scuola primaria.
‘Didattica a distanza è stata un grande successo, se pensiamo da dove siamo partiti’
Il ministro Azzolina, a SkyTG24, non ha perso occasione per difendere la didattica a distanza: ‘Se pensiamo da dove siamo partiti è stata un grande successo. La scuola non era preparata’.
‘Il Corriere della Sera’ ha riportato le parole del capo del comitato di esperti del Miur, Patrizio Bianchi: ‘Serviranno linee guida del ministero sulla modalità mista e autonomia da parte degli istituti per interpretarle, perché non tutto il Paese è uguale’.
La questione concorsi
L’ondata di nuove polemiche partita già ieri sera dopo le dichiarazioni del ministro Azzolina non riguarda solamente la questione riapertura scuole ma anche lo spinoso argomento dei concorsi docenti.
‘La politica deve essere credibile – ha dichiarato il ministro Azzolina – la politica a dicembre ha portato avanti un decreto in cui si parlava di un concorso che non era per titoli ma che aveva quanto meno una prova. Chi in questi giorni sta dicendo che si possano fare concorsi per titoli e che da settembre si assumerebbero subito i docenti facendo i concorsi per titoli sta mentendo spudoratamente, lo dico senza problemi, perché se noi abbiamo impiegato 5 mesi per bandire i concorsi adesso, concorsi che sono attesi da anni, se noi adesso cambiassimo le norme, noi a settembre non assumeremo proprio nessuno. Lo dico chiaro, assumeremo soltanto dalle Gae o dalle graduatorie dei concorsi precedenti ma non i precari che oggi chiedono di essere assunti. E questo la politica lo deve dire chiaro, al di là di quello che stanno dicendo altri: nessuno sarebbe assunto a settembre, perché i tempi non lo permettono.’
Matteo Orfini del Partito Democratico, che non aveva esitato a criticare i bandi dei concorsi, ha parlato di ‘Parole irricevibili’.
Anche Italia viva si scaglia contro il ministro: ‘Annunciare in un’intervista e non nelle sedi istituzionali soluzioni non ancora discusse con nessuno appare grave, nonché irrispettoso delle commissioni parlamentari’.