Lucia Azzolina ha chiarito la sua posizione sul rientro a scuola a settembre. Il ministro dell’istruzione ha specificato che le classi dimezzate (con presenze alternate) è un’eventualità prevista solamente per “i ragazzi più grandi, una fascia di età che non metterebbe in difficoltà le famiglie”. Dopo l’intervista a SkyTG24 (che ha suscitato non poche polemiche) Lucia Azzolina è dunque tornata a parlare del futuro prossimo della scuola. Le lezioni dovrebbero essere svolte per metà in presenza e per metà a distanza.
Lucia Azzolina: polemiche nei suoi confronti
L’idea del ministro Lucia Azzolina aveva provocato forti mal di pancia da parte di sindacati e politici, anche perché un simile progetto obbligherebbe ad un finanziamento non indifferente in dispositivi e connessioni, poiché sarebbe impossibile (come si legge anche da La Stampa) raggiungere tutti gli studenti altrimenti. Il segretario regionale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, aveva dichiarato come i bambini che frequentano la scuola primaria non avrebbero potuto sostenere 4-5 ore di lezione tramite didattica a distanza.
Per i più piccoli si provvederà diversamente
Intervistata al Fatto Quotidiano, Lucia Azzolina ha dichiarato che per i più piccoli bisognerà pensare diversamente. Azzolina ha detto: “Dovremo immaginare altri spazi oltre quelli tradizionali: la scuola potrà aprirsi al territorio”. Il ministro dell’istruzione pensa all’utilizzo di parchi, teatri, ville, spazi di associazione e realtà che sono già in collaborazione con le scuole.
Lucia Azzolina medita un nuovo modo di fare scuola, che vada oltre le semplici mura di un istituto, senza però perdere di vista, ovviamente, le finalità della didattica. La ministra ha aggiunto: “Ora stiamo facendo una ricognizione per capire dove intervenire ancora. In 2 mesi abbiamo accelerato su digitale ed edilizia”. Staremo a vedere come si svilupperà la situazione. Questa settimana dovremo avere una visione più dettagliata sul rientro a scuola e sui discussi concorsi banditi di recente.