Forza Italia e Lega invocano a gran voce le dimissioni del ministro Azzolina. Il capogruppo di Forza Italia in commissione Istruzione, Andrea Cangini, ha scritto su Facebook: ‘Lacune, mancanze, inefficacia, grave ritardo, confusione più totale, assenza di un piano, rifiuto a confrontarsi, forte preoccupazione, continuo cambio di posizioni… Sono alcuni dei giudizi che i cinque sindacati della Scuola più rappresentativi hanno espresso oggi nei confronti del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.’
Forza Italia, Cangini invoca dimissioni del ministro Azzolina
‘Dopo aver ignorato analoghi appelli delle associazioni dei genitori e dei rappresentanti delle scuole paritarie – insiste Cangini – il Pd, con Marcucci, è stato costretto a battere un colpo. Troppo poco, data l’importanza della posta in palio. Se non se la sentono di chiedere le dimissioni del ministro grillino, che almeno ritirino il loro viceministro Anna Ascani. In caso contrario si renderanno corresponsabili dello sfascio annunciato della pubblica istruzione italiana’.
Lega, Sasso: ‘Quanto ci deve costare la Azzolina?’
Anche la Lega è dello stesso avviso. Il deputato Rossano Sasso dichiara: ‘Nominare l’ennesimo “esperto” che dica cosa fare al ministro Azzolina? No grazie. Occorre un ministro diverso, che conosca il mondo dell’istruzione e che sia in grado di decidere. Basta con suggeritori di un ministro che non sa prendere decisioni. Occorre invece un nuovo ministro che sappia cosa fare. Siamo quindi d’accordo con i sindacati quando dicono che servono risorse, ma non quando parlano di commissario – prosegue il membro della commissione Cultura alla Camera -. Già al MIUR hanno moltiplicato sia le poltrone da Ministro, dividendo l’istruzione dall’università che quelle degli esperti ministeriali con nuove e fiammanti task force. Quanto ci deve costare la Azzolina? Non ci vuole un commissario speciale per capire che i precari vanno stabilizzati, i computer vanno acquistati per tutti gli alunni e le scuole vanno ristrutturate ed adeguate alle nuove esigenze. Questo è quello che ci chiedono le famiglie ed i lavoratori’.
Pittoni: ‘Serve un vero ministro dell’Istruzione’
Il senatore Mario Pittoni vuole un ‘vero ministro dell’Istruzione‘: ‘Per la scuola, prima del “commissario” invocato dai sindacati, serve un progetto che indichi chiaramente come e dove intervenire su organizzazione, attrezzature, spazi, ristrutturazione degli edifici e organico, con relativa copertura finanziaria. Progetto che, a oltre tre mesi dall’inizio dell’emergenza, ancora non si vede; nonostante fosse da subito evidente quali problemi ci saremmo trovati a dover affrontare per l’avvio del prossimo anno scolastico. Più che un commissario, quindi, occorrerebbe un vero ministro dell’Istruzione, che in tivù illustri le decisioni prese. Non il pensierino del giorno…’