I segretari generali dei sindacati hanno illustrato un paio di giorni fa le proposte messe a punto per il ritorno a scuola in sicurezza. La UIL si è definita ‘preoccupata per il clima che si sta creando attorno alla scuola’, attaccando il modo di agire del ministro Azzolina.
Il piano dei sindacati per la riapertura delle scuole
La ripresa delle attività scolastiche in condizioni di sicurezza è una priorità che va adeguatamente valutata in anticipo. Le proposte sindacali a tal proposito tengono conti di alcuni fattori importanti:
-  la necessità di ricorrere a modalità di lavoro che richiedono un’accurata programmazione,
- l’esigenza di assicurare alle scuole risorse adeguate e stabili di personale con i necessari interventi straordinari su organici e reclutamento,
- investimenti strutturali come presidi medici di supporto alle scuola autonome.
Vedi il documento CONFERENZA STAMPA DEL 4 MAGGIO 2020.
Pino Turi: ‘Azzolina non ha un piano per la scuola’
“Il ministro non ha un piano, non ci sono idee, si ha paura del confronto. C’è solo l’esclusione del confronto con i sindacati” ha dichiarato Pino Turi durante la conferenza stampa. “In tutti i settori sono stati fatti accordi per la sicurezza e non si è sentito il bisogno di farlo per la scuola. Questo approccio burocratico non porta da nessuna parte. La ministra va avanti come se non ci fosse la pandemia che c’è stata e non ancora risolta. Non c’è visione”.
Pino TUri ha illustrato in breve le priorità della scuola in questo momento difficile per il Paese: servono più docenti, più Ata, più aule, un medico nei presidi scolastici.
“Oggi con il ministero c’è un confronto pari a zero, un rifiuto a confrontarsi; significa che non ci sono idee, si ha paura del confronto. Si è approfittato della debolezza del sindacato che non si può mobilitare per dire tutto e il contrario di tutto: non siamo più disponibili a stare alla finestra a guardare. Inizieremo il prossimo 13 maggio una campagna di assemblee per dare voce ai lavoratori” si legge sul sito della UIL.