Sciopero 15 maggio 2020: ‘Solo chi dichiara apertamente e preventivamente l’adesione subirà la trattenuta del giorno di retribuzione’
Con un qualche stupore la nostra organizzazione è stata contattata dai lavoratori perché, a fronte della doverosa comunicazione del MIUR di richiesta di rilevazione degli scioperanti del prossimo 15 maggio 2020, atto dovuto da fornirsi da parte dell’amministrazione, taluni dirigenti scolastici stanno procedendo a emanare, con un eccesso di zelo ingiustificato, circolari di dubbia validità giuridica intesa a verificare e controllare ciò che nella concreta pratica non è possibile, ovvero, a fronte di una prestazione di natura flessibile non materializzabile come la Didattica A Distanza, solo nel caso di aperta e dichiarata adesione preventiva dei docenti è possibile per i dirigenti scolastici procedere nella rilevazione delle adesioni allo sciopero, in tutti gli altri casi, anche se i docenti procederanno a spegnere il computer e guardare il cielo, almeno per un giorno, come suggerito dal nostro sindacato, non è possibile praticare alcuna formulazione automatica da parte dei dirigenti scolastici per dedurne l’eventuale adesione allo sciopero, vi è chi solleva il caso di attività programmate ed esplicitamente non assolte, tanto per i docenti, quanto per il personale ATA, ma ci si trova di fronte a situazioni che necessiterebbero di esplicite delibere collegiali, quindi vincolanti e ci pare abbastanza improbabile che queste siano state votate prima del periodo di sospensione delle attività, perché gli incontri collegiali virtuali realizzati in seguito sono stati molto raramente deliberativi, inoltre le ragioni per le quali non venga il prossimo 15 maggio 2020 effettuata una qualsiasi attività di Didattica A Distanza possono infatti essere molteplici, da non preventivate attività da svolgersi per quel giorno a problemi di rete e di connessione. A giudizio del SISA non è quindi applicabile alcun controllo sostanziale che possa portare all’applicazione del procedimento di inserimento dei docenti e degli ATA tra gli scioperanti senza una loro dichiarata ed esplicita adesione allo stesso.
Restiamo altresì stupiti perché nel corso dell’anno solare 2019 il nostro sindacato ha coperto tutti i precedenti scioperi per il clima e i dirigenti scolastici in molti casi hanno permesso, con grande ragionevolezza, che i docenti scendessero in piazza con i loro studenti, senza un’adesione formale allo sciopero e quindi senza subire la conseguente trattenuta della retribuzione del giorno di lavoro, nonostante questo, oltre il 10% dei lavoratori della scuola ha ufficialmente scioperato lo scorso settembre, trasformando quell’occasione di lotta nella più partecipata giornata di sciopero del mondo dell’istruzione degli ultimi anni.
Proprio la motivazione originaria dello sciopero da noi indetto, ovvero l’adesione a un nuovo giorno di mobilitazione globale per l’ambiente, ha convinto molti iscritti e non iscritti al SISA a tenere in data 15 maggio 2020 e nei giorni precedenti delle video-lezioni destinate ai loro ragazzi sul tema dell’ambiente e del clima, con l’auspicio e la convinzione di coinvolgerli attivamente, forti della giusta idea che si possa e si debba utilizzare il 15 maggio 2020 per riaffermare la necessità di costruire un futuro capace di una convivenza concreta e praticabile con la terra, i suoi ecosistemi e i suoi abitanti, in modo che la vita di ciascuno sia garantita senza distruzione di foreste, inquinamento dell’aria, delle terre e dei corsi d’acqua, così come dei mari e degli oceani.
Questo del 15 maggio 2020 si dimostrerà quindi uno sciopero in cui, con tutta la loro creatività, le donne e gli uomini che insieme ai discenti fanno ricca e plurale la scuola italiana, metteranno in campo saperi e intelligenze, una giornata certo virtuale – anche dal punto di vista dello sciopero – ma assolutamente unica e memorabile.