Riapertura scuole, Cgil annuncia una prima mobilitazione e ‘Non escludiamo nulla’

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Il segretario generale della Flc-Cgil, Francesco Sinopoli, in occasione di una diretta Facebook con il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha annunciato una prima mobilitazione nella scuola per il prossimo 13 maggio: ‘Ma non escludiamo nulla – ha aggiunto Sinopoli – serve una determinazione da parte del governo che ancora non vediamo’.

Prima mobilitazione per la scuola, l’annuncio di Francesco Sinopoli

Secondo quanto riportato anche dall’agenzia di informazione Ansa, Sinopoli ha sottolineato come i sindacati siano impegnati in un confronto con il Ministero dell’Istruzione al fine di definire un protocollo nazionale per la scuola in tempi brevi. Il segretario Flc-Cgil ha espresso la propria preoccupazione: ‘Se crediamo che si possa iniziare la scuola a settembre, metà in presenza metà a distanza, senza grandi investimenti, che ora non vediamo, ci saranno grandi difficoltà a riprendere la scuola a settembre. Anche l’autonomia universitaria ha fallito. I protocolli per la ripartenza sono tutti diversi uno dall’altro. Non c’è un sistema universitario nazionale, che manca’.

Landini: ‘Serve un protocollo di sicurezza specifico per la scuola’

Gli ha fatto eco il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: ‘È il momento di avviare un piano pluriennale di investimenti per la scuola in cui il diritto alla formazione e alla conoscenza sia centrale. La malattia del precariato riguarda tutto il Paese, ha il livello di precarietà più alto in tutti i settori, vanno cambiate le leggi sbagliate. C’è bisogno di cambiarle e assumere una direzione precisa. Quando parliamo di scuola – ha aggiunto Landini – il tema non riguarda solo il governo, vanno coinvolte le Regioni e i Comuni perché una scuola di qualità significa superare la precarietà ma c’è anche un problema di qualificazione, di formazione del personale e di adeguamento dei luoghi fisici. Oggi è il momento di investire sullo stato sociale, questo vale per la scuola, la sanità, i servizi. Serve un protocollo di sicurezza specifico per la scuola, ma bisogna anche affrontare i limiti e i ritardi che la scuola ha. È necessario un piano di investimenti sul piano edilizio – ha spiegato il segretario generale della Cgil – c’è un tema di come si costruiscono le classi in sicurezza e c’è un problema di organici. Per molti anni c’è stato un forte disinvestimento, è il momento di produrre un elemento di cambiamento. Bisogna prevedere inoltre borse di studio a tutti i cittadini visto l’abbandono scolastico forte. Ci sono forti ritardi da colmare’.

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