Scuola e concorsi, Flora Frate risponde a ministra Dadone su ipotesi modifica procedure concorsuali PA

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La ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, ha pubblicato un video sul proprio profilo Facebook all’interno del quale ha voluto rispondere alle numerose richieste di chiarimento riguardo alle novità che verranno inserite nei nuovi bandi di concorso della Pubblica Amministrazione.

Novità nei nuovi bandi di concorso PA, la ministra Dadone fa chiarezza

La ministra Dadone ha parlato di ‘velocizzazione e digitalizzazione delle procedure, tempi rapidi di selezione e nuove competenze trasversali meglio inserite là dove c’è più bisogno’.
La ministra ha aggiunto che ‘il cambiamento impone ritmi precisi e la pubblica amministrazione ha l’obbligo di essere volano del rilancio dell’Italia con il suo capitale più grande: le persone.’
Qui sotto, potrete visionare l’intervento della ministra della Pubblica Amministrazione.

https://www.facebook.com/FabianaDadone/videos/245708410011941/

La risposta di Flora Frate: ‘Grazie ministra ma c’è un’evidente contraddizione’

La deputata del Gruppo Misto, Flora Frate, ha risposto all’intervento della ministra Dadone ringraziandola per aver chiarito la sua posizione in merito alle ipotesi di modifica delle procedure concorsuali. ‘Tuttavia – scrive su Facebook Flora Frate – proprio dalle sue precisazioni si capisce che il tema non è escluso, ma solo rimandato.
E qui andrebbe aperto un dibattito serio, perché la questione è delicata e va affrontata senza ipocrisie. Se da un lato le prove dei concorsi sono state rese sempre più selettive e complesse, in nome di una meritocrazia astratta e sistematicamente disattesa, dall’altro la Pubblica Amministrazione per esigenze di organico ha fatto sempre più ricorso a lavoratori precari. Una evidente contraddizione – scrive la deputata del Gruppo Misto – che la politica non può ignorare. Porre oggi il tema delle nuove modalità di valutazione, proponendo l’introduzione di parametri tra l’altro estremamente opinabili, rischia di essere una scelta divisiva, l’ennesima norma pasticciata che non guarda in faccia la realtà e di cui nessuno sente il bisogno.’

‘Modifica procedure concorsuali? Ok, ma agevolando l’assunzione dei precari’

‘Se si vuole ragionare sulla modifica delle procedure concorsuali – aggiunge l’ex esponente del Movimento 5 Stelle – lo si faccia nell’ottica di agevolare l’assunzione dei precari piuttosto che proporre ulteriori criteri di selezione in entrata che con la qualità del personale, lasciatemelo dire, non c’entra proprio niente. A tutti noi sta a cuore la professionalità dei dipendenti pubblici – a patto che non diventi l’ennesimo feticcio ideologico -, ma questa può raggiungersi solo con la formazione progressiva e la valutazione in itinere.
Non vorrei che qualcuno cedesse alla tentazione di applicare il ‘metodo scuola’ a tutta la Pubblica Amministrazione, immaginando un accesso sempre più ostico e classista (sì, classista) a discapito diretto di lavoratori che sono sempre meno tutelati.’

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