Scuola, Massimo Gramellini risponde a Lucia Azzolina ‘la ministra nell’imbuto’

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Il vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera, Massimo Gramellini, nella sua rubrica ‘Il Caffè’ di oggi 21 maggio, ha risposto alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in merito a una sua ‘gaffe’ che non è certamente passata inosservata e che ha scatenato una serie di post e tweet sui social. Prima facciamo un passo indietro per spiegare quanto accaduto: ‘Gli studenti – aveva detto la ministra Lucia Azzolina – non sono imbuti da riempire di conoscenze’.
Lo scopo era quello di invitare i docenti a usare metodi di insegnamento più attenti ai bisogni dei ragazzi: il problema è che un imbuto è uno strumento per svuotare più che un contenitore da riempire e così sui social si sono scatenate le ironie e le battute su questa frase della ministra.

Massimo Gramellini sul ‘Corriere della Sera’ di oggi, 21 maggio, replica alla ministra Lucia Azzolina

Massimo Gramellini ha risposto alla ministra Azzolina nel suo editoriale di oggi, 21 maggio affermando che la sua volontà sarebbe stata quella di ‘spezzare una lancia, o almeno un imbuto, a favore della ministra della Distruzione Pubblica, schernita sui social per avere affermato che gli studenti ‘non sono imbuti da riempire di conoscenze”.
Il vicedirettore del ‘Corriere’, poi, ironizza sul fatto che ‘per far arrivare le conoscenze a studenti barricati in casa da mesi, più che gli imbuti oggi servirebbero le catapulte. Ma mi era sembrato un esercizio di gratuita ferocia demonizzarla per un lapsus. Non posso entrare nel cervello della mia ministra preferita (per lei ho tradito Toninelli), anche perché mi trovo momentaneamente sprovvisto di imbuto, ma immagino che persino Di Maio sappia che gli imbuti servono a travasare i liquidi e non a trattenerli.’
Gramellini poi sottolinea come ieri Lucia Azzolina abbia voluto tornare sull’argomento ma, invece di correggere il lapsus, lo ha ribadito sostenendo di essersi riferita ‘a un imbuto specifico, quello di Norimberga, e invitando i critici a consultare un motore di ricerca. Una ministra dell’Istruzione che cita Google invece della Treccani dev’essere sicuramente all’avanguardia’.
L’editorialista del Corriere, però, rimarca il fatto che proprio sul motore di ricerca si viene a scoprire che l’imbuto di Norimberga prende il nome da un’incisione settecentesca in cui l’insegnante versa il sapere dentro la testa dell’allievo ‘con’ un imbuto. ‘Quindi gli allievi non sono imbuti – conclude Gramellini – neanche a Norimberga. Se fossi la ministra, tornerei a scuola per un ripasso. Peccato che qualcuno l’abbia chiusa’.

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