Sostenere gli studi universitari dei propri figli da parte delle famiglie non è mai stato difficile come adesso. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha inciso negativamente sulla disponibilità economica degli italiani.
Che ne sarà del futuro dei nostri ragazzi
A motivo delle difficoltà economiche molti giovani diplomati potrebbero decidere infatti di non proseguire gli studi iscrivendosi all’Università per cercare invece fin da subito lavoro. Questo si rifletterebbe negativamente anche sul resto dell’economia impoverendola, dal momento che verrebbero a mancare giovani qualificati per ricoprire ruoli specifici. Per questa ragione, molti Atenei italiani hanno deciso di stanziare somme per il supporto allo studio e consentire così a questi ragazzi l’iscrizione o la frequenza ai propri corsi di laurea.
LUISS e LUMSA mettono a disposizione più Borse di studio
LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali) ha annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di voler incrementare la dotazione di Borse di studio per l’anno accademico 2020/2021. Le Borse di studio stanziate dall’Ateneo romano per il prossimo anno accademico saranno 1060, alle 750 Borse normalmente stanziate se ne aggiungeranno infatti altre 310, così suddivise: 100 destinate alle nuove matricole e 210 destinate agli studenti già iscritti.
Anche la LUMSA (Libera Università Maria Santissima Assunta), ha recentemente bandito un concorso per l’assegnazione di 50 Borse di studio da 1.000 euro pensato per coloro che si sono diplomati con merito e che si ritrovano in condizione economiche svantaggiate e che intendano iscriversi a uno dei propri corsi di laurea. Per richiedere l’assegnazione della Borsa di studio c’è tempo fino al 31 agosto 2020.