Appello alla politica e ai sindacati: ‘I docenti precari con servizio pluriennale su sostegno chiedono una procedura riservata!’

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa inviatoci dal Gruppo Pas-tfa sostegno docenti 36 mesi di servizio.

Appello alla politica e ai sindacati: ‘I docenti precari con servizio pluriennale su sostegno chiedono una procedura riservata!’

La presente richiesta evidenzia la posizione dei docenti precari su sostegno, professionisti che vivono la scuola da diversi anni, supportando gli allievi con Bisogni Educativi Speciali nelle attività didattiche e, in molti casi, extra-didattiche. Quella di insegnare sostegno è una scelta professionale, sentita e praticata con dedizione in questi anni. La seguente lettera non è stata redatta con lo scopo di inasprire ulteriormente la cosiddetta “guerra tra poveri” che si è innescata nelle ultime ore, in quanto si correrebbe il rischio di alienarsi dal focus e dalle reali esigenze del mondo della scuola e dei nostri alunni. I docenti precari di sostegno privi del titolo di specializzazione hanno accolto con piacere l’attenzione riservatagli da una parte del Senato, attraverso la proposta di un emendamento che li vedrebbe esonerati dall’espletamento della prima prova preselettiva per l’accesso al TFA sostegno V ciclo. L’emendamento proposto art.08, e votato dalla maggioranza rappresenta un chiaro segnale di apertura verso una cospicua parte di docenti che da anni partecipano attivamente ai processi inclusivi dei ragazzi con disabilità. Ci duole sottolineare però che ancora non basta. L’emendamento rappresenta una “goccia nell’oceano”, in quanto la nostra categoria con servizio esclusivo sul sostegno si ritrova la strada sbarrata per la partecipazione alla procedura straordinaria su classe di concorso, per l’abilitazione e il ruolo, e per i posti di sostegno (emendamento Verducci 2.104 non approvato). La nostra richiesta, più volte sottoposta all’attenzione della politica e dei sindacati, rimane l’accesso diretto al TFA sostegno per tutti i docenti con almeno 36 mesi di servizio esclusivo sui posti di sostegno e successiva immissione in ruolo. Questo può essere garantito con una procedura riservata, anche attraverso un TFA in modalità telematica, e l’aumento sostanziale dei posti messi a bando. La scuola ha bisogno di docenti specializzati e di garantire la continuità didattica agli alunni con disabilità, troppo spesso soggetti al cambio continuo di insegnanti ogni anno scolastico, condizione che inevitabilmente si ripercuote negativamente sull’armonia precedentemente acquisita tra docenti e alunni. La continuità didattica si potrà verificare soltanto nel caso in cui sarà garantita la formazione e la stabilizzazione di tutto il personale già in cattedra sul sostegno. Ogni anno bisogna fare i conti con il numero esiguo di posti che gli Atenei mettono a disposizione per gli aspiranti; numeri che non riusciranno mai a soddisfare la reale esigenza della scuola pubblica italiana. Noi chiediamo di essere formati, valutati in itinere e a fine percorso, valorizzando l’esperienza acquisita in questi anni, con il solo obiettivo di conseguire una specializzazione che sta a cuore a noi e ai nostri ragazzi. Ragazzi e genitori che, ancora una volta in questo periodo dell’anno scolastico, ci pongono la stessa domanda: “Il prossimo anno lei sarà con me?”. “Abbiate fede ragazzi, faremo tutto il possibile”. Adesso tocca al Governo e ai sindacati fare tutto il possibile!
Gruppo Pas-tfa sostegno docenti 36 mesi di servizio.

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