Scuola e linee guida Miur, attacco ad Azzolina: 'la sua sciatteria è intollerabile'
Scuola e linee guida Miur, attacco ad Azzolina: 'la sua sciatteria è intollerabile'

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha ricevuto dal professor Patrizio Bianchi il piano ‘La scuola che riparte‘. Dalle indicazioni contenute nel documento, così come riportato dal quotidiano ‘Repubblica’, l’istruzione avrebbe bisogno di due nuove leggi: la prima è la riduzione dell’ora di lezione a 40 minuti, la seconda riguarda la depenalizzazione del reato di infortunio sul lavoro in un istituto scolastico, facendovi rientrare anche il possibile contagio da Covid-19.
Allo stato attuale delle cose, infatti, al primo caso di positività riscontrato in classe oppure nei corridoi, partirebbe l’avviso di garanzia al dirigente scolastico: a queste condizioni, i presidi non intendono riaprire.

Piano straordinario per la riapertura delle scuole: servono due leggi, bisogna assumere personale docente

Il professor Bianchi lascia intendere che bisognerebbe investire nella scuola, servono soldi per poter attuare tutte le misure per garantire la sicurezza: serve assumere personale docente e in fretta, in soldoni, servirebbe almeno il 10-15 per cento di insegnanti, tra gli 80 e i 120mila docenti. Considerando la spesa, siamo all’utopia o quasi. La richiesta verrà quasi sicuramente respinta dalla Ragioneria dello Stato e così, come spiega ‘Repubblica’, saranno presentate delle soluzioni alternative. Prima di tutto, dovranno essere riportati all’insegnamento diretto i 50mila insegnanti immessi in ruolo con il potenziamento della Buona Scuola: poi dovrebbe partire un controllo, da parte del Ministero dell’Istruzione, ‘sui comandati in altri enti e associazioni che, lavorando altrove, bloccano una cattedra che non può essere coperta con un sostituto’.

Sostegno, formazione specifica per tutti i docenti: lezioni fino a 40 minuti, ingressi scaglionati alle superiori

La commissione, inoltre, chiede di cambiare passo con il sostegno: serve subito un concorso specifico e una formazione ad hoc per gli 800mila docenti italiani.
Si va verso un dimezzamento delle classi per favorire il distanziamento in ragione del fatto che molte aule sono troppo piccole: lezioni brevi, fino a 40 minuti. Alle scuole superiori, ogni prof potrà recuperare 7 unità orarie a settimana, 10 per gli insegnanti della scuola primaria. In ogni caso, nessun docente supererà il monte orario previsto dall’attuale contratto.
Gli studenti delle scuole superiori entreranno scaglionati: dalle 8 alle 10,15 con tre ingressi distanziati di tre quarti d’ora l’uno dall’altro. Per la primaria e la media, invece, si prevede un ingresso alle 8 ma, se possibile, in luoghi diversi.