Concorsi scuola ultime notizie, Fioramonti: 'Sono 20 anni che il governo e lo Stato prendono in giro'

L’ex ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, è intervenuto come ospite della trasmissione ‘Circo Massimo’ in onda su Radio Capital.

L’ex ministro Fioramonti a Radio Capital: ‘DAD? Il governo non ha dato linee guida, facendo passare il messaggio ‘cavatevela da soli”

Fioramonti, sul tema riapertura scuole e didattica a distanza, ha dichiarato che la DAD ‘può anche andare bene come integrativa, complementare ma non funziona come didattica come vera e propria. Non funziona soltanto in Italia ma in tutto il mondo. Gli studi fatti in questi mesi ci dicono che la didattica a distanza raggiunge, quando va bene, il 40% degli impatti della didattica in frequenza. Purtroppo l’approccio del governo è stato improvvisato su tantissimi punti e continua ad esserlo’.

Secondo l’ex ministro, ‘il governo non ha dato linee guida, facendo passare il messaggio ‘cavatevela da soli’.

‘La scuola in Italia va finanziata’

Non sola la scuola non sarebbe al centro degli interessi dell’esecutivo ma addirittura sarebbe l’ultimo dei pensieri, come è sempre stato: ‘Abbiamo chiuso per primi e riapriremo per ultimi. E non c’è alcun dato che ci dice che riusciremo ad aprire a settembre veramente in presenza e senza problemi. La scuola in Italia va finanziata, va programmata e questo va fatto prima per prevenire le crisi. La scuola invece è sempre l’ultimo tema del dibattito politico: andranno tre miliardi ad Alitalia e 1,4 alla scuola’.

Ricordiamo che Lorenzo Fioramonti si dimise dal proprio incarico di ministro a dicembre 2019, proprio perché le risorse stanziate nella Legge di Bilancio 2020 a favore della scuola vennero considerate troppo scarse.

Fioramonti: ‘Concorsi? Sono vent’anni che il governo e lo stato prendono in giro la scuola’

In merito ai concorsi, l’ex ministro ha le idee chiare: ‘Andrebbero fatti regolarmente e per tutte le cattedre necessarie. Il problema è che sono 20 anni che il governo e lo stato prendono in giro la scuola; che fanno concorsi con ritardo e con meno posti necessari. E quindi hanno costruito un sistema che si basa sullo sfruttamento dei precari. Bisogna fare una programmazione seria’, ha concluso l’ex ministro.