Graduatorie Provinciali e mancata approvazione Decreto Scuola

Momenti di tensione e attesa per l’approvazione del Decreto Scuola. Per poter essere convertito in legge dovrebbe essere approvato entro domenica, data della sua scadenza. Ma, come si apprende in queste ore, parrebbe a rischio a causa dell’ostruzionismo che il centro-destra sembrerebbe mettere in atto. Tra i vari interrogativi che emergono, i precari se ne pongono uno: cosa ne sarà delle graduatorie provinciali?

Mancata approvazione del Decreto Scuola, conseguenze

Basandoci su alcune nozioni giuridiche, dobbiamo prendere a riferimento l’art.77 Cost che disciplina i Decreti-Legge. E precisamente il comma 3 recita: I decreti perdono efficacia sin dall’inizio se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione”.

Da ciò si desume che, la mancata conversione, comporterebbe il venir meno retroattivo della sua efficacia, riportando quindi la situazione allo stato in cui si trovava prima dell’esistenza del decreto stesso. In pratica sarebbe come se il DL Scuola non fosse mai stato emanato (inclusi gli emendamenti ad esso apportati).

Questo, su certi aspetti, causerebbe conseguenze di non poco conto. Una tra tutte riguarderebbe lo svolgimento della maturità, che tornerebbe a prevedere lo scritto e l’orale, a pochi giorni tra l’altro dall’inizio della maturità stessa.

Conseguenze sulle Graduatorie Provinciali

Nel caso delle Graduatorie d’Istituto, la mancata approvazione del DL Scuola, ne farebbe saltare la provincializzazione?

La risposta è negativa. Se infatti si tornasse alla situazione precedente il decreto stesso, a far fede sarebbe la L. n. 159/2019 di trasformazione delle Graduatorie d’Istituto in Graduatorie Provinciali, che già prima del decreto ne disciplinava la previsione e l’aggiornamento per il triennio 2020/2021, 2021/2022, 2022/2023.

In ogni caso quindi l’aggiornamento e la provincializzazione sarebbero salvi.

Modifiche sull’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali

Ecco però cosa cambierebbe rispetto all’emendamento del DL Scuola:

  • Nessuna digitalizzazione: tornare alla situazione antecedente significherebbe aggiornare il punteggio come è avvenuto fino al 2017, prevedendo dunque una parte della domanda ancora cartacea, da consegnare a mano all’Istituzione scolastica polo (sebbene fosse prevista comunque già allora l’invio tramite raccomandata A/R);
  • Aggiornamento valido non per un biennio ma per un triennio.