Decreto scuola, 'Azzolina bocciata': caos alla Camera e voto in extremis

Scoppia il caos alla Camera sul decreto scuola con la seduta di ieri sera che è stata sospesa dopo l’esposizione, da parte della Lega, di uno striscione recante la scritta ‘Azzolina bocciata‘. Una seduta fiume per evitare che il decreto decada: la maggioranza, infatti, ha denunciato l’ostruzionismo attuato dall’opposizione. Il deputato della Lega, Edoardo Ziello: ‘Con la seduta fiume voi calpestate l’onore di quest’aula’.

Decreto scuola, Lega espone striscione: ‘Azzolina bocciata’ e scoppia la bagarre alla Camera

I deputati del Partito democratico hanno reagito al fatto che i parlamentari leghisti siano saliti sui loro banchi per fotografare lo striscione polemico contro la ministra Azzolina e postarlo sui social. Enrico Borghi, dopo la sospensione della seduta, è intervenuto duramente: ‘I nostri banchi sono stati invasi, non vogliamo che la Camera diventi l’anticamera di uno stadio. Noi rispettiamo l’ostruzionismo della Lega, ma pretendiamo il rispetto delle nostre prerogative’.

Il deputato Pd Stefano Ceccanti: ‘Il decreto lo approviamo di sicuro. Non so quando ma lo approviamo’. La protesta è stata “una sceneggiata” secondo la deputata Pd Patrizia Prestipino.Il presidente di turno, Ettore Rosato, ha comunicato che il voto finale si terrà questa mattina dopo le ore 11,30. Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, nel tardo pomeriggio di ieri, ha definito ‘irresponsabile’, l’atteggiamento di Lega e Fdi che ‘alla Camera cercano di far saltare la conversione in legge del decreto Scuola’. 

Voto finale previsto nella tarda mattinata di oggi

Il leghista Riccardo Molinari, nel suo intervento, ha dichiarato che la “Lega è in Aula da 24 ore per dire no allo sfacelo della scuola che il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sta per lasciare in eredità a insegnanti, studenti e genitori. Taglio delle cattedre e conseguente contrazione del numero dei docenti che porterà ad un anacronistico accorpamento delle classi che va contro le linee guida degli esperti della stessa Azzolina”.

“Stesso triste destino per le scuole paritarie: 900 mila alunni, 130 mila lavoratori e 13 mila istituti abbandonati al loro destino. La Lega continua la sua battaglia in aula al fianco di insegnanti e studenti. Peccato – conclude Molinari – che il ministro Azzolina si sia visto pochissimo in aula…”.