UDU risponde al ministro Manfredi: “Niente prese in giro, abilitazione per tutti subito”

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La nota stampa di risposta dell’Unione degli Universitari al ministro Manfredi sulla questione delle abilitazioni.

“Abilitazione per tutti!”. Questa la nota di UDU al ministro Manfredi

Nel corso di un’intervista su SkyTG24 il Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi ha finalmente parlato della questione dell’abilitazione professionale per le tante lauree che ancora oggi aspettano chiarezza e la definizione delle modalità dell’esame di stato che ormai avrà luogo nel giro di un mese.

“Da mesi ormai portiamo all’attenzione del dibattito pubblico e politico la necessità del superamento dell’esame di abilitazione – dichiara Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari – Prima con una petizione che ha superato le 35mila firme in meno di un mese, poi con una mozione approvata dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, infine con le tante piazze di questi giorni, a Roma e in tutto il Paese. Non ci stiamo a essere presi in giro.”

Spiega Gulluni: “Il Ministro torna a spostare la questione delle lauree abilitanti sull’abolizione dell’esame di stato, costituzionalmente previsto, quando dimentica che, come fatto con la professione di medico chirurgo in piena emergenza sanitaria, è possibile riconoscere il tirocinio come abilitante e quindi rendere l’esame di laurea anche esame di stato. Si tratta di una modifica semplice e veloce, ci deve essere la volontà politica, e serve farlo per tutte la lauree che prevedano l’abilitazione alla professione.”

“Siamo contenti che il Ministro abbia finalmente parlato della necessità di rendere abilitanti le lauree di Farmacia, Veterinaria e Odontoiatria – continua Gulluni – Tuttavia non bisogna commettere l’errore di circoscrivere l’intervento alle sole professioni sanitarie, ma serve sia un intervento sistemico per tutte le professioni, dallo psicologo al biotecnologo, dal commercialista all’assistente sociale. Inoltre l’orizzonte temporale dell’anno prossimo, come prospettato dal Ministro per questo provvedimento, lascia ben poche speranze agli abilitandi di quest’anno, costretti a un esame di abilitazione ancora sconosciuto, con una sola prova anziché cinque e quindi molto più arbitrario e meno chiaro. Servono risposte concrete e subito! Vogliamo poter lavorare!”

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