Scuola e precariato: incontro tra docenti e Assessore Certan, comunicato stampa 15/06

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Pubblichiamo il comunicato stampa giunto in redazione da parte del gruppo “Professori senza cattedra” – docenti precari valdostani delle scuole secondarie.

Scuola e precariato: incontro tra docenti e Assessore Certan – replica Comunicato stampa del 4/06/2020 proveniente da Ufficio Stampa Regione autonoma Valle d’Aosta

Mercoledì 3 giugno una rappresentanza dei “Professori senza cattedra” ha incontrato l’Assessore Certan per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto in materia di precariato e un impegno concreto dell’Assessore stesso nel segnalare l’emergenza precariato valdostano nella Conferenza Stato-Regioni.

L’incontro è stato sicuramente un momento di confronto importante, ma rimane ad oggi privo di risposte concrete e adeguate, considerando che siamo ancora in attesa delle risultanze della discussione in merito al precariato da parte della IX Commissione della Conferenza delle Regioni e Province autonome riunitasi lo scorso 4 giugno.

A fronte della doverosa premessa, i docenti precari valdostani continuano a evidenziare come, nell’ottica di mettere sempre al primo posto gli alunni, la tutela di questi ultimi non possa prescindere dalla stabilizzazione del precariato storico della scuola e dalla ricerca di una soluzione a quella che ormai viene definita una “supplentite” che affligge anche la scuola valdostana da molti anni ormai e che oggi è resa ancora più grave dall’emergenza sanitaria in atto e per questo necessita di una risposta immediata. Supplentite che penalizza innanzitutto i ragazzi non garantendo la continuità didattica.

Nonostante l’emendamento alla procedura concorsuale straordinaria (che sostanzialmente è una riproposizione di quella precedente con la tramutazione dei test a crocette in quesiti a risposta singola di natura puramente nozionistica) che dovrebbe essere svolta in autunno – emergenza sanitaria permettendo -, il 1° settembre comunque vi sarà un numero altissimo di cattedre vacanti (i docenti precari verranno assunti presumibilmente soltanto da metà settembre) proprio quando si dovrà  predisporre una programmazione di lungo periodo per supportare i ragazzi nella difficile fase di transizione tra DAD e eventuali lezioni in presenza e un recupero degli apprendimenti, e tutto ciò ovviamente andrà a penalizzare la qualità dell’insegnamento.

Il quadro è poi aggravato dalla necessità di potenziare gli organici, pesantemente ridotti anche in Valle d’Aosta durante gli ultimi anni, per garantire un rientro in totale sicurezza a settembre.

Il numero di alunni per classe, infatti, dovrà essere necessariamente ridotto (abbiamo anche qui in Valle classi numerose composte, in alcuni casi, da 28 alunni con un distanziamento minimo tra i banchi che spesso non ci consente nemmeno spostamenti idonei per svolgere le verifiche – problematica specificatamente segnalata all’Assessore durante l’incontro) e ciò richiederà necessariamente un ampliamento degli organici per garantire una didattica esclusivamente in presenza e in sicurezza. In caso contrario, non vi potrà che essere un ricorso alla DAD con tutte le problematiche che comporterà ancora per i ragazzi, in termini sia di apprendimento sia di socialità, e per le famiglie che, essendo impegnate nell’attività lavorativa, avranno oggettive difficoltà nel seguire i propri figli.

Queste problematiche avrebbero potuto essere risolte con la stabilizzazione del precariato valdostano attraverso NON UNA SANATORIA ma un concorso per titoli e servizio: la creazione di una graduatoria per titoli da cui attingere che avrebbe permesso di coprire le cattedre fin dal 1° settembre, il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento durante l’anno scolastico 2020/2021 che avrebbe permesso ai precari di affinare le competenze maturate durante i 10/15 anni di servizio che alcuni hanno alle spalle e una PROVA FINALE SELETTIVA in cui valutare le competenze maturate sul campo.

Soluzione non ammessa dal governo centrale, ma che riteniamo l’unica possibile in questo momento di emergenza e per questo chiediamo al nostro Assessore di continuare a prospettare nelle prossime conferenze Stato-Regioni, analogamente a quanto sta avvenendo, per esempio in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, da parte dei rispettivi Assessorati.

Abbiamo, inoltre, segnalato il problema del potenziamento degli organici e, anche per questo rilevante aspetto, siamo ancora in attesa di concreti riscontri da parte dell’Assessorato.

Intendiamo ancora evidenziare come non  sia il “precariato fisiologico” – cui fa riferimento il Comunicato stampa proveniente dall’Assessorato – quello contro cui stiamo lottando, ma quello reale relativo a cattedre vacanti disponibili per il passaggio in ruolo e che attualmente ammontano a cifre molto alte e significative: soltanto per le scuole secondarie 97 posti (di cui 26 posti di sostegno) da coprire mediante assunzioni da concorso straordinario e ulteriori 69 posti (di cui 24 posti di sostegno) da coprire mediante concorso ordinario. Le cattedre vacanti messe a concorso, ancora destinate ai precari per l’anno scolastico 2020/2021 visto che prove e correzioni si svolgeranno a lezioni avviate (salvo imprevisti), rappresentano una percentuale non irrilevante rispetto al totale dell’organico valdostano, e la percentuale diventa enorme (oltre il 60%) se consideriamo i posti di sostegno, quelli più delicati perché dedicati al supporto dei bambini e dei ragazzi con disabilità, i più bisognosi di continuità. Senza contare che ci sono altre cattedre vacanti non messe a concorso, che resteranno quindi, anche dopo l’espletamento delle lunghe procedure concorsuali, destinate al cosiddetto precariato fisiologico.

Considerata la situazione, le dichiarazioni dell’Assessore Certan appaiono dunque non fisiologiche ma ideologiche, vista la complessa e difficile condizione dei supplenti valdostani.

A settembre, in conclusione, vi saranno almeno 166 posti da coprire con contratti a tempo determinato e in larga misura soltanto da metà settembre (oltre al precariato fisiologico cui fa riferimento l’Assessore), quando invece si avrebbe la possibilità di sfruttare e valorizzare parte delle professionalità già esistenti che operano nella scuola valdostana da anni e che potrebbero essere in cattedra già dal 1° settembre.

Tutto ciò ci dà la misura di quanto sia grave la problematica del precariato anche qui in Valle d’Aosta.

Il periodo di emergenza che stiamo vivendo potrebbe essere utilizzato come occasione per risolvere le problematiche che affliggono da anni la scuola valdostana in termini di precariato, organici, riduzione del numero di alunni per classe, ed è questo che chiediamo a gran voce.

La tutela dei ragazzi non può prescindere da una concreta analisi e valutazione del problema del precariato al fine di ridurne le dimensioni e auspichiamo che l’Assessore possa supportarci nell’ottica di una tutela del diritto degli studenti alla continuità didattica, ad una didattica esclusivamente in presenza e di qualità e ad una scuola sicura, supporto di cui peraltro godono i nostri colleghi precari in molte Regioni da parte dei propri Assessori.

Le problematiche del precariato e della carenza di organici non sono ingiustificate pretese della nostra associazione, in quanto vengono ormai portate alla luce quotidianamente dai vari organi di stampa e molti Presidenti di Regione hanno denunciato la gravità del fenomeno in considerazione della riapertura delle scuole a settembre: per questo pretendiamo, soprattutto per i ragazzi e le loro famiglie, un’adeguata risposta a livello locale.

È necessario iniziare ad adottare misure efficaci e rispondenti alle urgenti esigenze del mondo della scuola, senza ostinarsi a considerare la Valle d’Aosta “un’isola felice” in Italia per numero e dimensioni del fenomeno poiché i dati smentiscono tali ingiustificate prese di posizione.

Continueremo a “lottare” fino a quando non avremo risposte reali e concrete.

IL PRECARIATO NON È UN PROBLEMA DEI SOLI DOCENTI, MA DELL’INTERO MONDO SCOLASTICO E PRIMA DI TUTTO DEI NOSTRI STUDENTI, E PER QUESTO NON PUÒ CONTINUARE A ESSERE IGNORATO!

Fonte: Gruppo “Professori senza cattedra” – docenti precari valdostani delle scuole secondarie

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