Di seguito i punti principali del memorandum relativo all’incontro che si svolgerà oggi 15 giugno agli Stati Generali.
Stati Generali: Memorandum incontro 15/06 parte intercategoriale: NO al Piano Colao
1. Stabilizzazione dei contratti a termine per mettere fine alla piaga sociale del precariato diffuso in tutti i settori lavorativi e garantire un reddito a chi è in attesa di entrare nel mondo del lavoro.
2. Scuola , sostegno e disabilità.
3. Riaffermazione del valore del contratto collettivo nazionale, abolizione della Legge Sacconi (2011) e reintroduzione del sistema economico volto ad indicizzare automaticamente i salari al fine di contrastare la diminuzione del potere d’acquisto dovuto all’aumento del costo della vita.
4. Rinnovo dei contratti per combattere la stagnazione salariale e introduzione di un minimo salariale garantito a chi lavora.
5. Salvaguardia delle condizioni materiali e di sicurezza sui posti di lavoro (si ricorda che in tempi «normali» l’Italia presentava in media tre vittime sul lavoro al giorno).
6. Abolizione del Jobs act.
7. Privilegiare un’imposizione fiscale sui redditi alti per favorire una redistribuzione del reddito nella società e garantire gli investimenti pubblici nei servizi.
8. No a colpi di spugna su centinaia di miliardi di denaro fatto riparare all’estero per sfuggire alla tassazione italiana; no a scudi penali per le imprese ai tempi del Coronavirus, e ai condoni per altrettanti miliardi di evasione da parte delle grandi e medie imprese.
9. Piano di investimenti pubblici, gestiti dal pubblico per:
• sanare le problematiche relative al dissesto idro-geologico e la gestione della tutela del territorio nazionale
• organizzare una rete di trasporto collettivo pubblico efficiente
• offrire una soluzione alla questione abitativa, dando centralità all’edilizia popolare
10. Tornare alla sanità pubblica, togliendola alle regioni perché non è possibile avere 20 sanità diverse.
11. Rilancio della previdenza pubblica e abolizione della legge Fornero.
12. Stop a qualsiasi progetto di autonomia differenziata in difesa del principio supremo dell’uguaglianza e dell’unità della Repubblica
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Il direttivo Nazionale
