Scuola, presa di servizio 1° settembre 2020: chi è obbligato e chi no
Scuola, presa di servizio 1° settembre 2020: chi è obbligato e chi no

Mentre si discute sulla data per la riapertura della scuola, si perde di vista che il vero rientro dovrebbe avvenire il 1° settembre col recupero degli apprendimenti. Detta così, sembra una novità. Ma lo è davvero? In realtà, a parte il fatto che non ci saranno gli esami di settembre, sembra cambiare davvero poco: prima si recupera, poi a metà mese si cominciano le lezioni. Come tutti gli anni.

Rientro a scuola e recupero apprendimenti: problematiche

Il rientro a scuola il primo settembre sembrerebbe una circostanza eccezionale dovuta all’emergenza da Covid-19. Ma la verità è che mancando linee guida precise, sembra difficile pensare che avvenga qualcosa di diverso rispetto agli anni passati, assenza di esame a parte.

Nel post-DAD, i ragazzi che presentano delle insufficienze potranno davvero recuperare in un paio di settimane? E’ vero che il Miur ha previsto che tale recupero possa proseguire per l’intero anno scolastico, ma le metodiche saranno lasciate al caso? Sarà davvero possibile realizzare un piano personalizzato su misura per ognuno di questi studenti?

Attività di integrazione: ovvero?

Il decreto prevede che il recupero degli apprendimenti includa attività di “integrazione”. Ma esattamente, di cosa stiamo parlando? Considerato che tutti gli studenti, anche chi non ha insufficienze, avranno bisogno di recuperare parte della didattica (trattata poco e male), ecco che bisognerà ‘rispolverare’ per tutti un po’ del programma dello scorso anno. Insomma, un impegno non da poco per i docenti.

Facendo i conti con la realtà, secondo voi quanto è realizzabile? E soprattutto, cosa c’è di nuovo?