Rush finale prima del varo delle linee guida per la riapertura delle scuole da parte del Ministero dell’Istruzione. L’assessora all’Istruzione della Regione Toscana, Cristina Grieco, insieme ai colleghi assessori, provvederà ad inviare oggi una lettera alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.Â
Riapertura scuole, lettera delle Regioni alla ministra Azzolina
In questa missiva si ribadisce il naturale rispetto delle regole del Comitato Tecnico Scientifico ma si chiede oltre modo di non affidarsi solamente al distanziamento per organizzare la scuola: “Se per mangiare la pizza al ristorante devo stare a un metro di distanza dal commensale a fianco”, ha spiegato la Grieco, “sarebbe logico poter mantenere le stesse distanze a scuola. Non dobbiamo creare ulteriori ostacoli a studenti che per sei mesi di fila non sono entrati in classe”.Â
Avvio anno scolastico 2020/1: ‘Meno traumatico del previsto ma bisogna fare presto’
Secondo le Regioni, con banchi più stretti si guadagnerà spazio: ‘Devo dire – sottolinea Cristina Grieco – che diversi istituti hanno già strutture contenute rispetto al vecchio appoggio a due. Esistono, poi, i test sierologici e altre forme di controllo clinico, non solo un distanziamento che, se applicato in maniera stringente, rivoluzionerà in peggio la scuola italiana. Quando andremo a controllare le misure delle classi – prosegue l’assessore all’Istruzione della Toscana – ci accorgeremo che quel parametro del metro lineare di distanza in tutte e quattro le direzioni in molti casi potrà essere rispettato in molti casi, potrei dire nella maggior parte dei casi. E a quel punto ci accorgeremo che l’avvio del prossimo anno scolastico potrà essere meno traumatico, meno costoso, meno divisivo. Bisogna fare presto, però, abbiamo perso troppo tempo”.
Linee guida per la riapertura delle scuole: ‘Il timore panico che oggi stiamo vivendo si ridimensionerà ’
‘È probabile che ci saranno diverse sorprese e che il timore panico che oggi stiamo vivendo per la riapertura delle scuole possa ridimensionarsi quando, linee guida alla mano, potremo passare alla verifica delle misure di tutti gli istituti, misure che già possediamo, confrontandole con le indicazioni ministeriali. Con l’esemplificazione dei metri quadrati necessari per ogni alunno, abbiamo voluto offrire un elemento concreto ai poveri dirigenti scolastici che non sanno ancora come muoversi. Dentro i due metri quadrati per alunno, definiamoli due metri quadrati per semplicità , il nuovo distanziamento lineare indicato dal Comitato tecnico scientifico, un metro appunto, ci rientra. Non sono, metri quadrati e metri lineari, due elementi confliggenti.’
‘In molte scuole non sarà necessario dividere in due le classi’
‘Abbiamo voluto dire al ministero: sciogliamo i dubbi, accendiamo una luce nel buio. Probabilmente scopriremo che la situazione è meno grave di quel che pensiamo. Potremmo avere problemi di spazio negli istituti all’interno dei centri urbani e in alcune aree periferiche: ho certezza che in certe aule quelle vecchie indicazioni – due metri quadrati per studente – non sono state rispettate. Ma se la classe diventa pollaio, il superamento della regola potrà essere di 3, 4, 6 alunni al massimo, mai del doppio. Credo che nella maggior parte delle realtà scolastiche italiane non sarà necessario dividere in due le classi. Fino a quando non avremo le linee guida, però, non potremo certificarlo”.Â
Riapertura scuole, Bonaccini chiede incontro con la ministra Azzolina
Intanto, come riporta il quotidiano ‘Repubblica‘, il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, chiede un nuovo incontro alla ministra Azzolina sottolineando come siano necessari altri investimenti. Anche nella lettera inviata alla ministra, si ribadisce la necessità di assumere docenti e bidelli.Â