Rientro a scuola, linee guida Azzolina tra mercoledì 24 e giovedì 25/6: le anticipazioni

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Come riporta ‘Il Sole 24 ore‘ di oggi, lunedì 22 giugno, tra mercoledì e giovedì, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, illustrerà, alla presenza di Regioni ed Enti Locali, le linee guida per la riapertura delle scuole a settembre. 

Linee guida ministra Azzolina su riapertura delle scuole attese tra mercoledì 24 e giovedì 24 giugno

Si parla di linee guida ‘snelle’: la base sarà rappresentata dalle indicazioni date dal Comitato tecnico scientifico del ministero della Salute. Considerando un quadro epidemiologico ancora sotto controllo, le linee guida saranno imperniate sul rispetto delle norme di igiene personale: oltre a questo, la necessità di misurare la temperatura corporea prima di andare a scuola (se superiore ai 37,5° bisognerà restare a casa) e l’obbligo del distanziamento.

Distanziamento e uso della mascherina

Proprio sul distanziamento, sorge la prima incognita: un metro di distanza in classe e due in palestra come suggerito dal Cts oppure gli 1,96 metri quadrati indicati durante i tavoli tecnici? Il nodo verrà sciolto nelle prossime 48-72 ore.

Anche per quanto riguarda l’uso delle mascherine resta incertezza: se prima si era pensato all’obbligo del dispositivo di protezione dai 6 anni in su, adesso sembra che possa prevalere l’ipotesi di indossarla solo negli spazi comuni. Mentre in classe potranno essere tolte: a condizione, però, che vengano osservate rigidamente le norme riguardanti il distanziamento minimo. 

Due obiettivi per il Ministero dell’Istruzione

Come sottolinea ‘Il Sole 24 ore’, le linee guida rappresenteranno solamente una traccia. I Tavoli regionali formati da uffici scolastici, Enti Locali e sindacati si occuperanno della realizzazione di piani specifici, verificando scuola per scuola. Il tutto coordinato dal Tavolo nazionale di monitoraggio che terrà sempre a mente due obiettivi fondamentali: non lasciare indietro gli studenti con disabilità e agire con rapidità. 

Riapertura scuole, Ministero dell’Istruzione ha ipotizzato due scenari

Sono due gli scenari che il Ministero dell’Istruzione ha tenuto conto nella formulazione delle linee guida: il primo è il più ottimistico e, probabilmente, anche il più realistico. Quello che prevede un contagio sotto controllo che permetterà a tutti gli studenti di rientrare in classe. In caso di nuovo (improbabile ma non impossibile) lockdown, scatterà il piano di riserva: ovvero la didattica a distanza, studiata però in maniera dettagliata, certamente meno improvvisata rispetto a quanto accadde a marzo. 

Classi ‘pollaio’: partita la caccia agli spazi ‘alternativi’

Intanto, come sottolinea ‘Il Sole 24 ore’, è già partita la caccia agli spazi alternativi alle aule. La questione delle ‘classi pollaio’ o, comunque, delle classi con una media alunni alta, rappresenta uno dei problemi più importanti da risolvere. Difficile chiedere ulteriori spazi all’interno degli stessi edifici scolastici. La viceministra Anna Ascani ha parlato di ‘cruscotto informativo’ messo a punto in questi giorni dal Ministero dell’Istruzione per verificare la situazione ‘spazi’ su tutto il territorio nazionale. Le criticità maggiori riguarderebbero un 20-25 per cento delle scuole superiori delle grandi città. La caccia agli spazi alternativi è cominciata dalle scuole dismesse per il dimensionamento: una caccia che non si preannuncia affatto facile.

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