Scuola dell’infanzia, Linee guida Ministero Istruzione per rientro a settembre

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Per la riapertura a settembre, le Linee guida del Ministero dell’Istruzione hanno dedicato un capitolo alla scuola dell’infanzia: senza dubbio, una delle questioni più complicate da risolvere in considerazione del rischio contagio Covid. Vediamo in dettaglio cosa dice il documento in proposito.

Scuola dell’infanzia, Linee guida Ministero dell’Istruzione per la riapertura a settembre

Nel documento del Ministero dell’Istruzione si legge: ‘Per le attività della scuola dell’infanzia occorre riferirsi alle indicazioni del Documento tecnico del CTS del 28 maggio 2020, cui si rinvia integralmente per la parte in argomento. 

In particolare l’organizzazione delle attività didattiche dovrà prevedere la valorizzazione e l’impiego di tutti gli spazi interni ed esterni, privilegiando ove possibile, e limitatamente al verificarsi di condizioni climatiche favorevoli, l’utilizzo di spazi aperti. 

Considerata la specificità dell’età evolutiva dei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia, si ritiene opportuno fornire di seguito alcuni approfondimenti. 

Educazione e cura per i piccoli

I bambini di età inferiore ai sei anni hanno esigenze del tutto particolari, legate alla corporeità e al movimento: hanno bisogno di muoversi, esplorare, toccare. Il cunicolo, nella scuola dell’infanzia, si basa fortemente sulla accoglienza, la relazione di cura, la vicinanza fisica e il contatto, lo scambio e la condivisione di esperienze. 

Pertanto, la prossima riapertura delle scuole dell’infanzia richiede l’adozione di misure particolarmente attente alla garanzia del rispetto non solo delle prescrizioni sanitarie, ma anche della qualità pedagogica delle relazioni. 

L’organizzazione dei diversi momenti della giornata educativa dovrà essere serena e rispettosa delle modalità tipiche dello sviluppo infantile, per cui i bambini dovranno essere messi nelle condizioni di potersi esprimere con naturalezza e senza costrizioni. Un’attenzione particolare va data ai bambini che per la prima volta risultano iscritti, prevedendo per essi (e per i loro genitori) momenti riservati di ascolto e di primo ambientamento. 

Questa avvertenza è importante per tutti i bambini frequentanti, per i quali vanno riannodate esperienze bruscamente interrotte e che vanno preparati al nuovo incontro, coinvolgendoli gradualmente —considerata la loro tenera età — nella assunzione delle nuove regole di sicurezza e di rispetto. 

Ad esempio, il rito frequente dell’igiene delle mani, la protezione delle vie respiratorie, la distanza di cortesia, potranno diventare nuove “routine” da vivere con serenità e gioiosità. 

Le misure di prevenzione e sicurezza

La relazione tra i bambini e gli adulti è la condizione per conferire senso alla frequenza di una struttura educativa per piccoli, che si caratterizza come esperienza sociale ad alta intensità affettiva. L’uso di mascherine non è previsto per i minori di sei anni e i dispositivi di protezione per gli adulti (per i quali sono raccomandabili l’utilizzo di visierine “leggere” e, quando opportuno, dei guanti di nitrite) non devono far venir meno la possibilità di essere riconosciuti e di mantenere un contatto ravvicinato con i bambini piccoli e tra i bambini stessi.

L’empatia e l’arte di incoraggiare sono tra le attitudini fondamentali di chi esercita il ruolo di educatore e di insegnante, tanto più importanti in occasione di situazioni di emergenza come quelle che stiamo vivendo, ove alla scuola viene richiesto di esercitare un molo di rassicurazione e di costruzione di fiducia. 

Stabilità dei gruppi e disponibilità di uno spazio interno ad uso esclusivo per ogni gruppo di bambini

Nella riprogettazione degli spazi e degli ambienti educativi dedicati alla scuola dell’infanzia, vanno seguite alcune accortezze così riassumibili: 

– la stabilità dei gruppi: i bambini frequentano per il tempo previsto di presenza, con gli stessi insegnanti e collaboratori di riferimento; 

– la disponibilità di uno spazio interno ad uso esclusivo per ogni gruppo di bambini, con i suoi rispettivi arredi e giochi che saranno opportunamente sanificati. 

Tutti gli spazi disponibili (sezioni, antisezioni, saloni, atrii, laboratori, atelier) dovranno essere “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di apprendimento, relazione e gioco. 

Pasti, ingresso ed uscita dei bambini

Si potranno variare gli spazi solo dopo attenta igienizzazione; si raccomanda una continua aerazione degli ambienti; 

– la colazione o la merenda andranno consumati nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini; il pasto — completo, comprensivo di primo, secondo, contorno, acqua e frutta — sarà consumato negli spazi adibiti alla refezione scolastica, adeguatamente organizzati, oppure secondo i suggerimenti di carattere generale più avanti impartiti; 

– la suddivisione, con segnaletica mobile, degli eventuali spazi esterni disponibili per i diversi gruppi di bambini presenti nella scuola, con utilizzo da parte di ogni gruppo di un’area dedicata con i propri giochi, anche in tempi alternati, previa pulizia delle strutture. 

Già ora l’ingresso dei bambini avviene in una fascia temporale “aperta” (che spesso raggiunge i 90 minuti: dalle 7,30 alle 9,00), fascia che potrà essere adeguata alle nuove condizioni, programmata e concordata con i genitori. Analogamente potrà avvenire per le fasce di uscita, al termine dell’orario scolastico. 

Le attività educative dovranno consentire la libera manifestazione del gioco del bambino, l’osservazione e l’esplorazione dell’ambiente naturale all’esterno, l’utilizzo di giocattoli, materiali, costruzioni, oggetti (non portati da casa e frequentemente igienizzati), nelle diverse forme già in uso presso la scuola dell’infanzia. 

Se le condizioni atmosferiche lo consentono, l’esperienza educativa potrà svolgersi anche all’aperto, in spazi delimitati, protetti e privi di elementi di pericolo, con la eventuale disponibilità di tensostrutture temporanee o ambienti protetti. 

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