Il problema sostegno

Di qui a un paio di mesi ricomincerà la solita odissea nello strazio del settore più bistrattato della scuola: il Sostegno.

Una Caporetto annunciata quella di settembre figlia di una politica miope che non va oltre le dichiarazioni d’intenti ma quando si tratta di metterci un pizzico d’impegno e di cuore…

Sulla piattaforma del Movimento Specializzati sul Sostegno abbiamo ospitato in questi mesi quasi tutte le parti politiche e ognuna non ha certo lesinato impegno e promesse, al coro si sono uniti pedagogisti ed esperti del settore, tra cui con orgoglio annoveriamo Dario Ianes e Luigi D’Alonzo.

Associazioni e genitori





Il messaggio unanime è sempre stato che l’emergenza sostegno, aggravata dall’evento pandemico,  rischia di non essere più arginabile senza i dovuti correttivi, che il laisser faire questa volta si tradurrà nella violazione dei diritti fondamentali degli studenti con bisogni educativi speciali e delle loro famiglie.

Più volte abbiamo ospitato associazioni e genitori, cercato di trasferire questo appello alle Istituzioni, fiduciosi del clima di dialogo trasversale pian piano costruito con le varie forze politiche. Ma poi si arriva sempre al momento della verità e la verità è un’altra.

Due emendamenti presentati dalla maggioranza nel Decreto Scuola, entrambi volti ad accelerare la stabilizzazione dei docenti di sostegno, entrambi arenatisi per ragioni diverse.

E la storia si ripete in Decreto Rilancio, tante belle parole…e poi?

Per il momento emendamenti accantonati…in attesa di che, di cosa?

Ma se da ogni parte politica si afferma l’improcrastinabile esigenza di portare stabilmente in cattedra una squadra di professionisti motivati perché non ci siede ad un tavolo e si elabora una soluzione trasversale?

Non si può rinunciare all’imprimatur di una parte politica in nome dei diritti dei più deboli, non si può scrivere una volta tanto una pagina di politica maiuscola, trasparente, inclusiva?

Rinnoviamo l’appello a cooperare per superare i particolarismi e ritrovare un’unità di intenti: al momento permangono oltre a dichiarazioni poco supportate dai fatti due procedure concorsuali sul sostegno, lente , farraginose inadatte ad affrontare l’emergenza.

Lavoriamo ad una procedura semplificata unica per tutti gli Specializzati, le risorse ci sono già è la visione d’insieme che manca.

Non abbiamo più nulla da aggiungere, se non che il mondo si cambia con po’ di cuore, quello che ogni giorno dedichiamo ai nostri studenti che ad ogni inizio di anno ci vengono strappati dal valzer delle assegnazioni, con un pizzico di amore, che ci fa sopportare la distanza dei nostri cari che ogni anno accettiamo per portare avanti con dignità il lavoro della nostra vita.

Siamo sempre stati aperti al confronto e al dialogo… da oggi siamo anche pronti a portare con le associazioni e le famiglie questa battaglia dinanzi al MIUR.