Scuola dell’infanzia, Linee guida definitive Ministero Istruzione per rientro a scuola a settembre (Decreto)

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La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha firmato il Decreto N. 39 del 26 giugno che sancisce l’adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021.
Quali sono le misure che dovranno essere rispettate per la scuola dell’infanzia? Vediamolo in dettaglio.

Riapertura scuole, linee metodologiche per la scuola dell’infanzia

Nelle Linee guida del Ministero dell’Istruzione, per le attività del Sistema integrato di educazione e di istruzione costituito, oltre che dai servizi educativi per l’infanzia, dalle scuole dell’infanzia statali e paritarie di cui all’art. 2 del D.lgs. 65/2017, si rimanda alle indicazioni del Documento tecnico del CTS e alle successive integrazioni. 

Con riferimento ai servizi educativi per la prima infanzia, stante la necessità di contatto fisico che contraddistingue la relazione dei bambini col gruppo dei pari e degli adulti di riferimento, nonché gli aspetti di cura rivolti ai bambini da parte di educatori e personale ausiliario, occorre approntare modalità organizzative che contemplino la difficoltà di garantire il distanziamento fisico, se non tra gli adulti. 

Si sottolinea la necessità di ‘prevedere protocolli di funzionamento dei servizi per l’accesso quotidiano, le modalità di accompagnamento e di ritiro dei bambini, nonché per l’igienizzazione degli ambienti, delle superfici, dei materiali.’

Valorizzazione e impiego di tutti gli spazi interni ed esterni

Per quanto riguarda l’organizzazione delle attività educative e didattiche, sarà importantissima la valorizzazione e l’impiego di tutti gli spazi interni ed esterni, privilegiando laddove sia possibile, e limitatamente al verificarsi di condizioni climatiche favorevoli, l’utilizzo di spazi aperti. 

Nelle Linee guida del Ministero, si richiede l’adozione di misure particolarmente attente alla garanzia del rispetto non solo delle prescrizioni sanitarie, ma anche della qualità pedagogica delle relazioni. 

Particolare attenzione ai bambini neo iscritti

I bambini dovranno essere messi nelle condizioni di potersi esprimere con naturalezza e senza costrizioni. Si suggerisce di prestare particolare attenzione ai bambini neo-iscritti, prevedendo per loro e per i genitori momenti riservati di ascolto e di primo ambientamento. 

Tutti i bambini dovranno essere aiutati nell’assunzione delle nuove regole di sicurezza e di rispetto, vivendo con serenità e gioiosità l’igienizzazione delle mani, la protezione delle vie respiratorie, la distanza di cortesia.

Non è previsto l’uso di mascherine per i minori di sei anni

L’uso di mascherine non è previsto per i minori di sei anni e i dispositivi di protezione per gli adulti (per i quali sono raccomandabili l’utilizzo di visierine “leggere” e, quando opportuno, dei guanti di nitrile) non devono far venir meno la possibilità di essere riconosciuti e di mantenere un contatto ravvicinato con i bambini piccoli e tra i bambini stessi. L’empatia e l’arte di incoraggiare sono tra le attitudini fondamentali di chi esercita il ruolo di educatore e di insegnante, tanto più importanti in occasione di situazioni di emergenza come quelle che stiamo vivendo, ove alla scuola viene richiesto di esercitare un ruolo di rassicurazione e di costruzione di fiducia. 

Riprogettazione degli spazi e degli ambienti educativi 

Le Linee guida suggeriscono le seguenti accortezze:

– la stabilità dei gruppi: i bambini frequentano per il tempo previsto di presenza, con gli stessi educatori, insegnanti e collaboratori di riferimento; 

– la disponibilità di uno spazio interno ad uso esclusivo per ogni gruppo di bambini, con i suoi rispettivi arredi e giochi che saranno opportunamente sanificati. 

Tutti gli spazi disponibili (sezioni, antisezioni, saloni, atrii, laboratori, atelier) dovranno essere “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di apprendimento, relazione e gioco. 

Si potranno variare gli spazi solo dopo attenta igienizzazione, continua aerazione degli ambienti

La colazione o la merenda andranno consumati nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini; il pasto sarà consumato negli spazi adibiti alla refezione scolastica, adeguatamente organizzati, oppure secondo i suggerimenti di carattere generale più avanti impartiti. 

Si raccomanda la suddivisione, con segnaletica mobile, degli eventuali spazi esterni disponibili per i diversi gruppi di bambini presenti nella scuola, con utilizzo da parte di ogni gruppo di un’area dedicata con i propri giochi, anche in tempi alternati, previa pulizia delle strutture. 

Già ora l’ingresso dei bambini avviene in una fascia temporale “aperta” (che spesso raggiunge i 90 minuti: dalle 7,30 alle 9,00), fascia che potrà essere adeguata alle nuove condizioni, programmata e concordata con i genitori. Analogamente potrà avvenire per le fasce di uscita, al termine dell’orario scolastico. Le attività educative dovranno consentire la libera manifestazione del gioco del bambino, l’osservazione e l’esplorazione dell’ambiente naturale all’esterno, l’utilizzo di giocattoli, materiali, costruzioni, oggetti (non portati da casa e frequentemente igienizzati), nelle diverse forme già in uso presso la scuola dell’infanzia. Se le condizioni atmosferiche lo consentono, l’esperienza educativa potrà svolgersi anche all’aperto, in spazi delimitati, protetti e privi di elementi di pericolo, con la eventuale disponibilità di tensostrutture temporanee o ambienti protetti. 

Qui sotto riportiamo il testo integrale del Decreto N. 39 del 26 giugno

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