Allarme cattedre vuote in vista della riapertura delle scuole a settembre: soprattutto nelle regioni settentrionali, la situazione si preannuncia a dir poco caotica. Delle 85mila cattedre vuote che i dirigenti scolastici dovranno coprire, la maggior parte si trova al Nord. Secondo un’analisi effettuata dal portale ‘Tuttoscuola’, si dovranno reperire ‘più di 50mila docenti (circa il 60% dei posti vacanti) in ben 6 regioni del Settentrione: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia’.
Caccia al precario a settembre, situazione molto complicata al Nord
Una nota informativa di Anief sottolinea che l’avvio del prossimo anno scolastico 2020/1 rischia di trasformarsi in una ‘Caporetto’: ‘ai problemi sulla sicurezza per prevenire il ritorno del contagio del coronavirus, con il Comitato tecnico scientifico che invia indicazioni contraddittorie sul distanziamento da tenere in aula e la presenza o meno delle “vie di fuga”, si aggiunge l’annoso problema della mancanza di docenti titolari: quest’anno si toccherà il record, con 85 mila cattedre vacanti, a cui vanno aggiunte le oltre 50 mila in deroga di sostegno ai disabili, “ingabbiate” per legge, e tra le 50 mila e le 100 mila collocate in organico di fatto ma anch’esse in parte a tutti gli effetti vacanti.’
Sostegno, un quarto dei posti rimasti vacanti: situazione critica al Nord
Secondo Tuttoscuola, ‘la situazione più critica riguarda il sostegno, dove quasi il 70% dei posti al Nord Italia è vacante. In generale un quarto dei posti rimasti vacanti è di sostegno, a conferma della particolarità del settore che, oltre ad essere caratterizzato da oltre il 40% di posti di sostegno in deroga che vanno ad aggiungersi ai 100 mila posti stabili per un totale complessivo che supera le 170 mila unità, soffre della cronica mancanza di docenti specializzati. Questo senza contare che per molti insegnanti il sostegno è anche la scorciatoia per arrivare su posto comune e possibilmente nella sede di residenza’
Allarme cattedre vuote a settembre, le classi di concorso più ‘deficitarie’
Oltre al sostegno, ci sono diverse classi di concorso in cui sarà difficile reperire dei docenti, in modo particolare in matematica, italiano e lingue straniere: solo una parte degli ’85 mila posti rimasti vacanti dopo i trasferimenti a settembre potranno essere coperti da nuovi titolari al massimo per metà con le GAE, con possibile recupero delle chiamate veloci’.
Anief: ‘Stabilizzazione progressiva dei docenti con 24-36 mesi di servizio su tutti i posti vacanti e disponibili’
Anief propone come soluzione la ‘progressiva stabilizzazione di chi ha svolto 24-36 mesi di servizio su tutti i posti vacanti e disponibili, compresi quelli furbescamente collocati dall’amministrazione in organico di fatto per risparmiare sugli stipendi di luglio e agosto, così da evitare esborsi per le ricostruzioni di carriera e per l’adeguamento stipendiale (salvo l’intervento dei giudici). Sapere, poi, che i 32 mila vincitori del concorso straordinario della scuola secondaria entreranno in ruolo con effetto giuridico 1° settembre 2020 non servirà di fatto a molto, perché di fatto la loro assunzione si concretizzerà solo a fine estate 2021. Per non parlare di quello ordinario o del concorso ordinario per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo, ancora ai nastri di partenza.
Anief, pertanto, ribadisce la richiesta di procedere alla “call veloce” allargata alle graduatorie d’Istituto.