Il Ministero dell’Istruzione, applicando la Legge del 6 giugno 2020 n. 41, sta per emettere l’ordinanza relativa all’istituzione delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e quelle di istituto di seconda e terza fascia. Al momento non è ancora possibile indicare una data esatta per la presentazione delle domande ma il testo è stato già sottoposto all’attenzione dei sindacati ed è presumibile che sia stato già inviato al CSPI per far si che possa esprimere il proprio parere. Già in questa settimana dovrebbero arrivare delle novità in merito alle tempistiche per la presentazione della domanda, tempistiche che non saranno inferiori ai quindici giorni, forse anche 20. I tempi sono già serratissimi ed entro la fine del mese si dovrebbe completare la proceduta.
Graduatorie provinciali, probabili novità sull’Ordinanza ministeriale entro questa settimana
Come si evince da una nota pubblicata da Uil scuola, il confronto sulla materia con le organizzazioni sindacali si è limitato ad un incontro di informazione, martedì 30 giugno, con una coda il giorno successivo. La UIL in sede di informazione ha rivendicato una sede di confronto approfondito e di merito, sostenendo che questo serviva all’amministrazione solo per poter scrivere nel bando le parole di rito: “sentite le organizzazioni sindacali”, Insomma un semplice adempimento burocratico/sindacale. Questo è suffragato dal fatto che l’attuale regolamento per le supplenze (DM 131 del 13 giugno 2007) è stato il frutto di un intenso lavoro tra i sindacati e degli allora dirigenti dell’amministrazione. Il risultato ha regolato e fatto funzionare il sistema delle supplenze per quasi quindici anni, ed ora viene stravolto nelle sue parti principali che rappresentavano una garanzia per il personale supplente. Lo scontro tra la UIL e l’amministrazione è soprattutto di merito, sia giuridico che sindacale, inteso come diritti consolidati, eliminati con un colpo di spugna: sulle fonti primarie dalle quali i dirigenti ministeriali fanno discendere i cambiamenti che vanno a stravolgere l’attuale impianto, si va oltre la delega legislativa per la costituzione di graduatorie provinciali. L’amministrazione, rappresentata dal Capo dipartimento Dr. Marco Bruschi, sostiene che la legge innova l’impianto complessivo, anche in deroga al Regolamento.
Uil scuola contesta bozza Ordinanza Ministeriale graduatorie provinciali per le supplenze
La UIL scuola, anche sulla scorta del parere legale del proprio l’ufficio legale, ritiene, invece, che l’art. 4 della Legge 6 giugno 2020 n. 41 disciplina solo l’istituzione delle GPS e il conferimento delle supplenze. Nulla può innovare rispetto al Regolamento, se non aggiustamenti. I due incontri (30 giugno e 1 luglio) hanno visto l’amministrazione arroccata sulle sue posizioni e per nulla propensa ad un confronto vero. Avevano già deciso tutto e si percepiva anche un certo fastidio rispetto alle argomentazioni sindacali, soprattutto quelle della UIL. La decisione che l’amministrazione sta per adottare, dal momento che si prevedono anche modifiche alle tabelle di valutazione dei titoli e del servizio, danneggeranno i precari storici, quelli con più anni di servizi e che negli ultimi anni hanno garantito il funzionamento della scuola statale, a vantaggio del personale neolaureato. Addirittura si inseriscono nelle graduatorie anche studenti universitari senza il prescritto titolo di accesso. Sono riusciti in una impresa quasi impossibile: peggiorare la legge 107/15 di renziana memoria. Infatti, hanno cambiato, in peggio, i requisiti di accesso per gli I.T.P. A differenza di quanto prevede la normativa vigente, tale personale deve possedere da subito i 24 CFU e non a partire dall’anno scolastico 2024/25. Su alcuni aspetti, vedi assegnazione delle supplenze fino a 10 giorni da parte del DS, si ignora completamente il CCNL Scuola facendo rivivere la legge 107/15. Si consente l’inserimento in graduatoria di seconda fascia agli “studenti” di III, IV e V anno di Scienze della Formazione Primaria. Domanda: come verranno graduati se non hanno titolo di studio di accesso? Altra domanda: perché iniziare dal terzo anno di università e non direttamente dal liceo e dalla terza media? Si definisce un accesso in seconda fascia di sostegno al personale docente con tre anni di servizio sul sostegno “senza titolo” che sarebbe più opportuno per la stabilizzazione e non per le supplenze, ove si potrebbe pensare ad una preferenza e mai ad una precedenza (altro elemento di illegittimità che porterà ad un sicuro ed ampio contenzioso). Riguardo alla proposta Uil di un concorso riservato per soli titoli per il personale con almeno tre anni di servizio, il Ministro lo ha sempre negato per ragioni di legittimità in relazione alla “professionalità”, dov’è qui la professionalità? La scuola italiana è gestita da un Ministro che utilizza il termine “professionalità” a fasi alterne, a seconda della convenienza sua e di un suo personale progetto.
Graduatorie provinciali, ‘stravolte tabelle valutazione titoli’
In questa maniera, sono state anche stravolte le tabelle di valutazione dei titoli. Alcuni hanno visto il loro valore ridotto, altri sono spuntati dal nulla. Risultato: alcuni ci rimetteranno, i precari storici, altri ne saranno avvantaggiati, i neolaureati. Se si voleva cambiare senza danneggiare nessuno perché non partire dal consolidamento dei punteggi già in essere? E ancora si può anche invertire la strada, ma garantendo la transizione ai docenti precari che dopo tre anni di servizio accampano legittime aspettative se non veri e propri diritti.