Supplenze scuole 2020/21 ultime notizie 8/7: ipotesi Miur assunzione studenti non laureati, è caos

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Il Ministero dell’Istruzione, per ovviare alla mancanza di supplenti per il prossimo anno scolastico, starebbe pensando all’assunzione di studenti non laureati nel ruolo di maestri elementari. A riportare l’indiscrezione, contenuta nella bozza dell’ordinanza per le nuove graduatorie provinciali, è il quotidiano ‘Il Corriere della Sera‘.

Supplenze anno scolastico 2020/2021: ipotesi Miur assunzione studenti non laureati come maestri elementari

E’ bene precisare che si tratta di un’idea contenuta nella bozza del decreto, nulla di definitivo, quindi: in ogni caso si prevederebbe l’assunzione nel ruolo di maestri della materna e delle elementari anche di studenti di Scienze della Formazione non ancora laureati. Per poter aspirare alle cattedre, gli studenti di Scienze della Formazione dovranno essere iscritti al quarto anno del corso di studio e aver conseguito almeno 150 Cfu sui 300 previsti per le materie del corso.
Gli studenti non andrebbero a svolgere il proprio servizio come tirocinanti affiancati, bensì come veri e propri maestri alla guida delle classi loro assegnate.

Lega, Sasso: ‘Ministra Azzolina eviti di coprirsi nuovamente di ridicolo e smentisca, per i docenti precari, oltre al danno, sarebbe la beffa’

Durissimo il deputato della Lega, Rossano Sasso: ‘Incaricare gli studenti universitari per le supplenze nel prossimo anno scolastico è un’autentica idiozia. Il ministro Azzolina eviti di coprirsi per l’ennesima volta di ridicolo e smentisca quanto pubblicato da autorevoli organi di stampa a proposito della bozza delle future graduatorie provinciali. Oltre al danno, per i docenti precari sarebbe la beffa.
Dopo anni di lavoro verrebbero scavalcati da persone chiamate a formare i nostri bambini senza le dovute competenze. Un conto è fare un tirocinio e affiancare chi ha più esperienza, un altro è mettere ragazzi di 20 anni in una prima elementare. Piuttosto –  rimarca il deputato leghista – prevediamo percorsi abilitanti, aspettiamo che completino il ciclo di studi, utilizziamo le decine di migliaia di precari per le supplenze. I ragazzi sanno che devono perfezionare la propria formazione prima di andare in classe. Dopo l’emendamento con cui si preannuncia quasi il pagamento a cottimo dei precari, adesso siamo all’utilizzo degli studenti? Quale sarà il prossimo passo, l’autogestione degli alunni? O chiederemo ai genitori di supplire a turno nella classe dei propri figli?’.

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