Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2021, ultime notizie 14 giugno

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, il Ministero dell’Istruzione e i sindacati si sono confrontati in vista della firma definitiva del CCNI 2019/2022 del personale docente, educativo e ATA, già sottoscritto nell’ipotesi il 12 giugno 2019.

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, la probabile tempistica per le domande

Per quanto concerne le possibili date per la presentazione delle domande, l’apertura delle funzioni dovrebbe avvenire a partire da lunedì 13 luglio: la scadenza dei termini dovrebbe essere venerdì 24 luglio.

Docenti assunti da Graduatorie di merito 2018 scuola secondaria e vincolo quinquennale

Il Ministero dell’Istruzione ha fornito dei chiarimenti in merito ai docenti assunti dalle GM 2018 della scuola secondaria: questi potranno presentare domanda di assegnazione provvisoria e utilizzazione, laddove in possesso dei relativi requisiti. Infatti, il vincolo quinquennale previsto dalla Legge finanziaria 2019, operante a decorrere dall’anno scolastico 2019\2020, riguarda solamente le operazioni di mobilità, ma non esclude la possibilità che tali docenti possano presentare domanda di assegnazione\utilizzazione.
Parimenti, anche i docenti assunti sui posti di Quota 100, con decorrenza giuridica 2019\2020 e sempre da GM 2018, potranno presentare domanda, qualora ne ricorrano i requisiti.

Assegnazione provvisoria e utilizzazione, cosa sono

L’assegnazione provvisoria consiste nella possibilità di chiedere, in presenza di determinati requisiti, una sede di servizio diversa da quella di titolarità. Si tratta, pertanto, di uno spostamento annuale: infatti, il docente, al termine del periodo di assegnazione provvisoria, ritorna nella sede di titolarità salva la possibilità di richiedere nuovamente l’assegnazione provvisoria laddove ne ricorrano nuovamente i requisiti.

L’utilizzazione ha prevalentemente la finalità di consentire al personale in esubero o senza sede, oppure al personale trasferito in una sede disagiata in quanto perdente posto, di poter prestare servizio per un anno in una scuola più comoda richiesta dallo stesso lavoratore. Un altro caso tipico è rappresentato dal docente titolare su posto comune ma in possesso del titolo di sostegno, il quale può chiedere di essere utilizzato su posto di sostegno.