Il commissario Domenico Arcuri ha confermato l’arrivo del “bando per una procedura pubblica europea per acquistare 2 milioni di test sierologici da somministrare al personale docente e non docente prima della riapertura delle scuole”. L’annuncio, come specifica SkyTg24, è stato fatto nel corso del webinar organizzato dal Centro Studi Americani, durante un’intervista da parte di Lucia Annunziata.
Domenico Arcuri: il punto sulla somministrazione dei test
Domenico Arcuri ha dichiarato che per la somministrazione dei test “ci avvarremo dei medici di famiglia, delle Asl e dei distretti sanitari”. Il commissario ha assicurato che l’operazione sarà svolta nel corso dell’anno in maniera cadenzata. Il tutto dipenderà da come si evolverà la pandemia. Riguardo l’app Immuni, il commissario ha specificato: “Non ha raggiunto i target che si immaginavano”. Eppure, Arcuri crede nella sua utilità, in quanto “ci servirà molto a partire dall’autunno”.
Scuola: 10 milioni di mascherine al giorno
Riguardo l’inizio del nuovo anno scolastico, Domenico Arcuri ha spiegato che “serviranno dieci milioni di mascherine al giorno”. Ma come avverrà la distribuzione? Arcuri al riguardo ha precisato che esse saranno distribuite e rese disponibili in maniera gratuita da studenti, personale docente e non docente.
Domenico Arcuri ha precisato come una parte della produzione nazionale sarà utilizzata per garantire che 10 milioni di studenti abbiano a disposizione quotidianamente una mascherina gratis. Sempre sul tema mascherine, Domenico Arcuri ha ammesso: “Dovevo fissare prima il prezzo calmierato , ho cercato di trovare altre modalità per risolvere i problemi: mettere i cittadini nella possibilità di poter disporre di questo dispositivo ad un prezzo normale e a battere la vergognosa speculazione che era in corso. Avrei dovuto fissarlo prima…“
Cosa ne pensa del MES?
Riguardo la questione del MES, Domenico Arcuri ha spiegato che esso dovrebbe essere valutato “come il finanziamento di qualsiasi investimento, anzitutto e non solo in funzione del suo costo”. Il commissario ha fatto comprendere palesemente come, nel caso in cui le condizioni per il suo utilizzo siano favorevoli, sarebbe un errore non farlo. Tuttavia, Arcuri ha precisato di non conoscere le condizioni.