Il Decreto Rilancio approda in Senato per l’approvazione definitiva che dovrà avvenire tassativamente entro il prossimo 18 luglio. Tra le misure che interessano da vicino il mondo della scuola, ci sono quelle strettamente collegate alla riapertura delle scuole a settembre: vediamo in dettaglio i provvedimenti contenuti nel disegno di legge.
Riapertura scuole e Decreto Rilancio: meno alunni per classe e più docenti
Dal 1° settembre prossimo sarà possibile assumere più docenti per garantire il distanziamento obbligatorio per ridurre il rischio contagio Covid-19; inoltre, sarà possibile ridurre il numero degli alunni per classe, una questione particolarmente ‘cara’ a Lucia Azzolina.La ministra dell’Istruzione, infatti, potrà autorizzare, tramite Ordinanza Ministeriale, gli uffici scolastici a derogare le disposizioni riguardanti il numero minimo di alunni per classe oltre a disporre assunzioni di personale docente e Ata con contratto a tempo determinato, in eccedenza rispetto all’organico di fatto. Si deve, comunque, tenere presente che questi posti non saranno considerati utili per la mobilità annuale e che i supplenti saranno licenziati per giusta causa e senza indennizzo nel caso in cui l’emergenza sanitaria dovesse cessare nel corso dell’anno: quest’ultima normativa sta già sollevando le vibranti proteste da parte dei sindacati. Quanti docenti verranno assunti? Al momento, non è ancora possibile parlare di cifre: a seconda dei numeri che emergeranno dai tavoli di confronto regionali, si potrà avere un quadro più chiaro della situazione, almeno questi sarebbero gli obiettivi del Ministero dell’Istruzione. In ogni caso si parla di una cifra massima di 50mila ulteriori assunzioni.
Le misure per il Personale Ata
Tra le altre misure previste, c’è la proroga dei contratti dei 59 dirigenti tecnici assunti a tempo determinato dal ministero dell’Istruzione fino all’esito dei concorsi, l’assunzione di 1000 assistenti tecnici dal 1° settembre al 31 dicembre prossimo, la trasformazione dei contratti part-time in full time dei collaboratori scolastici ex Lsu fino al 31 dicembre, il raddoppio dei contributi alle paritarie da 150 a 300 milioni di euro e il rifinanziamento nell’ordine di 13,1 milioni di euro del fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici.