L’ALS (Associazione libera scuola) attacca la decisione del Miur di modificare le tabelle valutazione titoli delle Graduatorie provinciali per le supplenze e di Istituto. “Tutte le riforme che modificano un sistema necessitano inderogabilmente di una fase transitoria finalizzata a non depauperare i diritti acquisiti” scrivono su Facebook.
Modifiche alle tabelle titoli delle GPS e graduatorie di Istituto
Pur riconoscendo che è nelle competenze del Ministero dell’Istruzione ridefinire la tabella di valutazione dei titoli delle graduatorie di istituto e delle GPS, l’ALS fa notare come questa scelta penalizza i precari storici della scuola a favore di quelli universitari. A tal proposito fa una serie di domande su cui riflettere:
- Perché si definisce di far incidere in misura determinante i titoli accademici e scientifici rispetto al servizio?
- Forse le competenze pedagogiche e didattiche maturate nell’esercizio della professione non sono più l’elemento chiave della professione docente?
- Perché ostacolare la possibilità di precari con 2-5 anni di servizio di ottenere un contratto a tempo determinato il prossimo anno?
- Per quale motivo non si poteva pensare ad una fase transitoria che non penalizzasse coloro che sulle base delle regole previgenti hanno investito sul loro futuro? Perché rubare loro il futuro?
- E poi perché una variazione di tale portata non è stata condivisa con le parti sociali?
Cosa avrebbe dovuto fare il Miur
Secondo l’Associazione (ma non solo) si sarebbe dovuto rinviare la costituzione delle graduatorie provinciali all’as 2021/22, rendendo note fin d’ora le nuove tabelle. “Non è corretto modificare le regole in corso d’opera!