Scuola, graduatorie e assunzioni per titoli: Pittoni ‘Azzolina sconcertante’

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Continuano a destare polemiche le dichiarazioni rilasciate dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, durante un suo intervento nella trasmissione ‘Agorà estate’ in onda su Rai 3. Parlando di concorsi e di assunzioni per titoli, la ministra ha affermato che ‘il problema atavico della scuola sulle assunzioni è una mancanza di programmazione. I concorsi devono essere programmati questo lavoro non è mai stato fatto. Adesso abbiamo bandito concorsi per 78.000 persone. Esiste una Costituzione Italiana che prevede il concorso. L’assunzione su titoli non rispetta la Costituzione e la pensiamo in tanti così. I concorsi vanno programmati, so che molti precari vogliono il concorso. E c’è un giudizio favorevole del Quirinale sui concorsi’.

Assunzioni per titoli e concorsi scuola, Pittoni: ‘Azzolina sconcertante’

Il senatore leghista Mario Pittoni ha prontamente replicato alle dichiarazioni di Lucia Azzolina: ‘Lascia sconcertati ascoltare il ministro Azzolina affermare che “l’assunzione per titoli non è rispettosa della Costituzione”, dopo che il suo stesso capo, il premier Conte, quando ha partecipato al concorso per diventare ordinario di diritto privato all’Università di Caserta non ha dovuto sostenere alcuna prova limitandosi a presentare i suoi titoli.
Azzolina si è autoproclamata ‘la persona giusta al posto giusto’ – prosegue il presidente della Commissione Cultura al Senato – ma diventa ogni giorno più evidente la sua inadeguatezza. Per quanto riguarda la scuola, il concorso per soli titoli nato nel 1989 e conosciuto come “doppio canale”, nel 1999 è stato convertito dalla legge 124 in graduatoria permanente (ora ad esaurimento). Trasformazione ribadita dalla giurisprudenza della Cassazione (esempio: sentenza 3 ottobre 2006 n. 21298).’ 

Pittoni: ‘Graduatorie pienamente legittime, hanno pari dignità rispetto al concorso ordinario’

‘Le graduatorie – sottolinea il responsabile federale del dipartimento Scuola della Lega – possono essere permanenti (tuttora attive per il reclutamento del personale ATA e un tempo attive pure per il reclutamento dei docenti) oppure ad esaurimento (oggi strumento alternativo al concorso ordinario, previsto specificamente dalla legge e ribadito anche da una sentenza della Corte Costituzionale). Lo strumento “graduatoria” pertanto è pienamente legittimo, ha pari dignità rispetto al concorso ordinario ed è anche “tutelato”, dal momento che la Suprema Corte ha sancito che ad esso va assegnato il 50% dei posti annualmente disponibili, percentuale pure aumentabile nel caso di esaurimento di parallele graduatorie concorsuali’.

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