Riapertura scuole, pronte le regole per rientro in classe: indicazioni Miur e ultimi nodi da sciogliere

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Riapertura scuole a settembre, ci sono già diverse certezze per quanto riguarda il rientro in classe ma resta ancora qualche nodo da sciogliere. Un articolo de ‘Il Sole 24 Ore‘ ha fatto il punto della situazione in merito alle ‘sicurezze’ e alle ‘incertezze’ ad oggi, lunedì 3 agosto.

Rientro in classe a settembre, le certezze ad oggi, lunedì 3 agosto

La certezza numero uno è rappresentata dal fatto che dal 14 settembre gli studenti torneranno a scuola in presenza anche se si dovrà fare i conti con la ricerca di spazi alternativi per rispettare le regole sul distanziamento: per le scuole superiori si potrebbe optare, una volta alla settimana, per la didattica a distanza. In caso di nuovo lockdown, le Linee guida del Ministero dell’Istruzione hanno già fissato i paletti per il monte orario minimo di lezioni digitalizzate per ogni grado scolastico: saranno 10 per le prime classi della scuola primaria, 15 per le altre così come per le medie, almeno 20 alle superiori.
Per quanto riguarda il distanziamento, la versione definitiva delle Linee guida parla di ‘un metro fra le rime buccali degli alunni, cioé da bocca a bocca’. Seduti al banco, gli studenti non utilizzeranno la mascherina che, però, dovrà essere obbligatoriamente indossata per gli spostamenti in classe e negli altri spazi comuni. In ogni caso, sempre quando verrà a mancare la distanza minima di un metro. 
Saranno predisposti test sierologici per i docenti in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche e test volontari a campione sugli studenti con cadenza periodica. 
Le Linee guida la fascia 0-6 anni (asili e scuola dell’infanzia), recentemente approvate dalla Conferenza unificata, non prevedono alcun obbligo di indossare la mascherina per i bimbi: la mascherina dovrà essere utilizzata, invece, dal personale in servizio. Ok alla merenda da casa, anche se a determinate condizioni: ‘purchè l’alimento, la bevanda e il contenitore siano sempre identificabili come appartenenti al singolo bambino’.

Riapertura scuole, i nodi da sciogliere

Le ‘incertezze’ maggiori riguardano gli spazi visto che diverse scuole non possiedono aule sufficientemente capienti per ospitare tutti gli alunni nel pieno rispetto delle norme riguardanti il distanziamento. Altra incognita è rappresentata dai banchi monoposto: i tempi imposti dal commissario straordinario Domenico Arcuri sono considerati troppo brevi e c’è il rischio di ‘gara deserta’. Impossibile riuscire a produrre in così poco tempo quasi 2 milioni e mezzo di nuovi banchi.
Altra incognita fondamentale da risolvere è quella relativa all’aumento degli organici docenti e ATA: se un buon numero di classi verrà sdoppiato per rispettare le regole sul distanziamento, sarà necessario un aumento consistente di insegnanti. La ministra Azzolina ha parlato di almeno 50mila supplenti e personale ATA in più (rispettivamente 40mila e 10mila unità) oltre allo svolgimento del concorso straordinario entro la prima settimana di ottobre. Ma c’è il rischio che diverse cattedre restino vuote per mancanza di risorse.

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