Il Ministero dell’Istruzione ha provveduto ad inviare al CSPI il testo riguardante le Linee guida per la didattica a distanza integrata: il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione dovrebbe esprimere il proprio parere (ricordiamolo, non vincolante) il prossimo 5 agosto.
Un aspetto interessante è quello relativo alla normativa riguardante la conservazione degli elaborati degli studenti.Â
Riapertura scuole, Linee guida DAD integrata: come conservare gli elaborati degli studenti
In particolare, nelle Linee guida viene riportato quanto segue: ‘Ai consigli di classe e ai singoli docenti è demandato il compito di individuare gli strumenti per la verifica degli apprendimenti inerenti alle metodologie utilizzate. Si ritiene che qualsiasi modalità di verifica di una attività svolta in didattica a distanza integrata non possa portare alla produzione di materiali cartacei, salvo particolari esigenze correlate a singole discipline o a particolari bisogni degli alunni. I docenti avranno cura di salvare gli elaborati degli alunni medesimi e di avviarli alla conservazione all’interno degli strumenti di repository a ciò dedicati dall’istituzione scolastica’.
Considerando che gli elaborati degli studenti rappresentano, a tutti gli effetti, degli atti amministrativi, la scuola dovrà organizzarsi per mettere a disposizione degli ‘strumenti di repository’ dove archiviare i sopracitati elaborati.
Come sottolineato anche da ‘Orizzonte Scuola’, come per tutti gli atti amministrativi, gli elaborati degli studenti sono soggetti all’accesso formale o informale da parte di chiunque ne abbia interesse, in particolar modo dei genitori che possono chiederne la visione e la copia, secondo quanto riportato dalla Legge n.241 del 1990.
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha comunque sottolineato che la didattica a distanza farà da supporto alla didattica in presenza solamente nelle scuole superiori.