Immissioni in ruolo infanzia e primaria 2020/21 e diplomati magistrale: la procedura

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La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha annunciato ieri sera l’autorizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze di 84.808 cattedre complessive riservate al personale docente per l’anno scolastico 2020/2021. Come si articoleranno le immissioni in ruolo per la scuola dell’infanzia e primaria?

Scuola infanzia e primaria, immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2020/2021

Nessuna sostanziale novità rispetto allo scorso anno: come negli anni passati, la procedura ordinaria delle immissioni in ruolo infanzia e primaria 2020/1 si svolgerà con lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento (50% dei posti) e delle graduatorie concorsuali per l’altro 50% (elenchi riguardanti il concorso ordinario 2016 e lo straordinario 2018). Niente da fare, ovviamente, per il concorso infanzia e primaria 2020 le cui assunzioni scatteranno dall’anno scolastico 2021/2022 visto che siamo ampiamente in ritardo nello svolgimento della procedura.

Diplomati magistrale

La differenza rispetto all’anno passato è che nelle Gae potrebbero risultare meno candidati per effetto delle sentenze di merito riguardanti i diplomati magistrale: questi potranno essere assunti con riserva, come avvenuto negli anni scorsi, considerando, però, la possibile rescissione del contratto qualora l’esito del contenzioso dovesse risultare negativo.Per quanto riguarda la novità della fascia aggiuntiva al concorso 2018, i diplomati magistrale inseriti nelle graduatorie ad esaurimento con riserva ma a pieno titolo nelle graduatorie relative al concorso 2016, hanno potuto presentare domanda per essere inseriti negli elenchi aggiuntivi al concorso 2018, nella stessa regione oppure in un’altra. 

Chiamata veloce

Il decreto pubblicato dal Ministero dell’Istruzione lo scorso 10 giugno riguardante l’altra novità di quest’anno, la ‘call veloce‘, esclude sia i docenti già di ruolo che i docenti assunti a tempo indeterminato nello stesso anno di riferimento della procedura. Nel decreto, infatti, si legge quanto segue: ‘Sono esclusi dalla procedura i soggetti già di ruolo ovvero già destinatari di proposte di assunzione a tempo indeterminato in ciascun anno scolastico di riferimento, stante la finalizzazione della procedura di chiamata, disciplinata dal presente decreto, alla riduzione dei contratti a tempo determinato, ai sensi dell’articolo 1, comma 17-bis, primo periodo del Decreto legge’.

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