Sappiamo che la MAD, domanda di messa a disposizione, è un’istanza che consente di candidarsi per supplenze brevi o annuali, a seconda delle esigenze della scuola.
Domanda MAD: alcune informazioni utili
Quello che spesso accade però è la poca chiarezza che accompagna la presentazione di questa istanza. Sui siti di molte scuole ci sono dei form predisposti per l’invio della candidatura ed in genere un avviso di questo tipo:
“La domanda di Messa a Disposizione è uno strumento di cui possono usufruire tutti gli aspiranti docenti in possesso delle classi di concorso, necessarie per candidarsi con la “Messa a Disposizione” su incarichi di supplenza.
La MAD è il mezzo più efficace a disposizione di chi non è iscritto nelle graduatorie d’istituto ma vuole comunque candidarsi per posti di supplenza.
Compilando il presente modulo comunicherai alla segreteria del nostro Istituto la tua disponibilità per eventuali supplenze”.
Regolamento MAD
In realtà non è scritto da nessuna parte che chi è iscritto in graduatoria di istituto (oggi GPS) non possa presentare l’istanza per avere comunque una possibilità in più di lavorare nella scuola. Ancor più se si pensa ai docenti di sostegno specializzati che sono pochi e che hanno il diritto di candidarsi su tutto il territorio nazionale, come previsto dalla norma:
D.lgs. 297 del 16 aprile 1994 art. 127 (comma 4) che cita testualmente: L’utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione è consentito, nei modi previsti dall’articolo 455, unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati.
Si ricorda infine che con OM 60 del 10 luglio 2020 – Istituzione graduatorie Provinciali e d’Istituto per il conferimento delle supplenze al personale docente ed educativo (GPS), tutte le precedenti note ministeriali riferite al regolamento delle supplenze sono da considerarsi decadute.
Si attende quindi un nuovo regolamento delle supplenze (che riguardi anche le MAD) che disciplini meglio la situazione.