Ritorno a scuola e Covid-19: come verranno gestiti i lavoratori fragili nell’anno scolastico 2020/21? Chi è considerato lavoratore fragile? Il solo criterio anagrafico, ovvero essere over 55, non è considerato un criterio sufficiente per essere definiti tali.
Lavoratori fragili scuola: chi sono?
Durate l’emergenza da Covid-19, dunque, cambia il concetto di lavoratore fragile nella scuola. Nella sezione del Ministero dell’Istruzione dedicata alla riapertura della scuola, è possibile visionare il documento “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”.
In questo documento il lavoratore fragile non viene più definito in base all’età, ma in base al fatto che presenta:
- alcune tipologie di malattie cronico degenerative (ad es. patologie cardiovascolari, respiratorie e dismetaboliche),
- patologie a carico del sistema immunitario ,
- patologie oncologiche (indipendentemente dall’età),
“che, in caso di comorbilità con l’infezione da SARS-CoV-2, possono influenzare negativamente la severità e l’esito della patologia”.
Come essere considerato lavoratore fragile
E’ il Dirigente scolastico, una volta accertata la presenza di queste condizioni di salute, a far scattare la sorveglianza sanitaria eccezionale, a richiesta del lavoratore interessato:
- attraverso il medico competente, se già nominato per la sorveglianza sanitaria ex art. 41 del D.Lgs 81/08:
- attraverso un medico competente ad hoc nominato, per il periodo emergenziale, anche, ad esempio, prevedendo di consorziare più istituti scolastici;
- attraverso la richiesta ai servizi territoriali dell’Inail che vi provvedono con propri medici del lavoro.
Al termine dell’iter, il medico decide se dare al lavoratore fragile:
- l’idoneità permanente o temporanea,
- l’idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni
- l’inidoneità .