Riapertura delle scuole, previsto per oggi, lunedì 31 agosto 2020, il vertice Governo-Regioni per la ripresa delle lezioni.
Riparte la scuola, piano Comitato Tecnico Scientifico: ‘In classe senza mascherina’
Il Comitato Tecnico Scientifico illustrerà le nuove regole per il rientro in classe: tra queste, la possibilità per gli studenti di non utilizzare le mascherine quando sono seduti al proprio banco monoposto e distanziati di un metro. Una regola che sarà applicata dai 6 anni in su.
Gli alunni, però, dovranno munirsi del dispositivo di protezione, anche di stoffa, quando entreranno ed usciranno da scuola, quando si recheranno in bagno e all’intervallo.
Le regole per i docenti
E i docenti? Il piano del CTS prevede l’utilizzo delle mascherine chirurgiche o di quelle trasparenti: quest’ultime, infatti, permettono di poter vedere la bocca e l’espressione del viso. In ogni caso, qualora la situazione contagi dovesse peggiorare, il Comitato Tecnico Scientifico potrebbe proporre, alla vigilia del rientro in classe, delle nuove regole, più severe, per alcune zone del Paese.
Quindi, alla luce di queste disposizioni, gli insegnanti, durante le loro spiegazioni in aula, potranno togliere la mascherina: dovranno, comunque, mantenere il distanziamento di due metri, quello previsto tra la cattedra e il primo banco. Qualora un alunno dovesse chiedere l’aiuto dell’insegnante, quest’ultimo potrà avvicinarsi al bambino anche se questi non indosserà la mascherina: la regola fondamentale, per il docente, sarà quella di indossare la mascherina oltre che quella di lavarsi le mani dopo aver prestato l’aiuto richiesto.
No del CTS ai tamponi a tappeto
Resta, comunque, molto alta la preoccupazione per le scuole superiori. Il Comitato Tecnico Scientifico ha respinto l’ipotesi di tamponi a tappeto per motivi legati all’eccessivo numero di studenti oltre che per la questione responsabilità, visto che servirebbe il consenso dei genitori, in quanto minorenni.
Come vi abbiamo riportato in altra sede, il presidente di ANP, Antonello Giannelli, ha chiesto che venga introdotta un’autocertificazione in cui si dichiara che il figlio non ha avuto contatti con contagiati e non è in quarantena.