Mancano poche ore allo sciopero del 2 settembre 2020, la cui manifestazione si terrà in viale Trastevere a Roma (ore 14.30) di fronte la sede del Miur. L’Associazione Nazionale Liberi Insegnanti (ANLI) scende in piazza per tornare a far sentire la voce dei Diplomati Magistrali.
Si tratterà di una manifestazione unitaria che, a fianco della succitata associazione, vedrà l’appoggio e la presenza di svariate sigle sindacali: FLC CGIL, CISL, SNALS-Confsal, CUB-SUR, USB, ADL COBAS, SGB e COBAS. L’occasione sarà un modo per far sentire al Governo l’indignazione del mondo della Scuola.
Le richieste dei Diplomati Magistrali
Per quanto riguarda i Diplomati Magistrali, le loro richieste sono principalmente 2:
- lo scioglimento della riserva (per quei Dm in Gae o in ruolo non a pieno titolo perché in attesa di sentenza di merito), da estendere anche a chi nel frattempo è stato depennato , operando quindi un ripristino;
- l’istituzione del doppio canale di reclutamento, prevedendo dunque uno schema di assunzioni in ruolo ripartite per il 50% dai concorsi ordinari o straordinari, e per l’altro 50% da una graduatoria scaturita dalla valutazione dei titoli e servizi.
In merito soprattutto al secondo aspetto, ANLI sottolinea come si tratti di “una proposta fattibile, equa e che tiene conto di tutti gli aspetti, non per ultimo quello “anagrafico” , aggiungendo anche come “tale proposta non scontenterebbe neppure i laureati in SFP”.
Parola d’ordine: ‘stabilizzazione’
Alla luce delle suddette richieste si evince come il focus sia incentrato sulla necessità della stabilizzazione di precari che da anni “servono” la scuola con dedizione e serietà.
Ciò su cui si vuole dunque far perno è la volontà politica e il senso di responsabilità del Miur, del Governo e della maggioranza parlamentare.