Countdown scuola, Azzolina su riapertura, test rapidi e lavoratori ‘fragili’

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La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è intervenuta alla festa de ‘Il Fatto Quotidiano’: un’occasione importante per parlare della riapertura delle scuole a poco più di una settimana dalla fatidica data del 14 settembre.

Riapertura scuola, Azzolina parla di ‘sfida sanitaria’

‘Da settembre siamo di fronte a una sfida sanitaria – ha dichiarato la ministra dell’Istruzione – ci sono le linee guida, i protocolli di sicurezza scritti con le forze sociali e infine il documento dell’Istituto superiore della sanità che dice cosa fare in caso di possibile contagio. Ne sono circolate tante in questi mesi, c’è persino chi ha parlato di ‘sequestro degli alunni’: in realtà il protocollo è ben definito’.

Lucia Azzolina: ‘Rischio zero non esiste, ruolo fondamentale per le Asl’

Azzolina ha ribadito l’importanza che avranno le Asl, ovvero i dipartimenti di prevenzione territoriali: ‘Un ruolo fondamentale lo avranno i dipartimenti di prevenzione territoriali, quindi le Asl. Si ripristina un po’ quel rapporto che c’era con il medico scolastico, un collegamento forte tra scuola e sanità. Nessun dirigente scolastico sarà lasciato solo, non avrebbero le competenze per gestire dei casi che, a quel punto, diventano casi sanitari. Saranno quindi i dipartimenti a dire chi dovrà andare in quarantena. Noi attiveremo le procedure di didattica a distanza. Il rischio zero non esiste, alle famiglie va detto, ma garantiamo di aver lavorato intensamente per minimizzare il più possibile quel rischio’.

Test rapidi, Azzolina: ‘C’è una riflessione al ministero della Salute’

La ministra è stata interpellata anche in merito alla questione ‘test rapidi‘: ‘Ad agosto avevo fatto dichiarazioni chiedendo fossero resi disponibili tutti gli strumenti necessari e rapidi possibili per rassicurare gli studenti. Sui test rapidi c’è una riflessione al ministero della Salute. Credo che se sono stati utilizzati negli aeroporti forse hanno una valenza, ma sarà il ministero della Salute a indicare quali possano essere i più efficaci’.

Lavoratori ‘fragili’, Azzolina getta acqua sul fuoco

Altra questione delicata, quella dei cosiddetti lavoratori ‘fragili’. La ministra smorza i toni, dando qualche numero: a quanto risulterebbe al ministero dell’Istruzione, ieri e a partire dal primo settembre (prima data utile per inoltrare la richiesta di esonero) sarebbero arrivate circa 300 richieste da parte dei docenti. ‘Ben lontane dalle 300mila su cui è stato lanciato l’allarme nei giorni scorsi’, ha sottolineato Azzolina. Le domande dovranno essere esaminate dai medici che effettuano la sorveglianza sanitaria: anche se aumenteranno, è ormai certo che non basterà più il vincolo dell’età anagrafica superiore ai 55 anni per essere considerato un lavoratore fragile. 

Azzolina: ‘Sindacati? Hanno un ruolo fondamentale e devono mantenerlo’

In merito ai rapporti con i sindacati, Azzolina lancia segnali di riavvicinamento: ‘Hanno un ruolo fondamentale nel nostro Paese e devono mantenerlo. Io ho chiesto solo collaborazione. Con la didattica a distanza, in piena pandemia, abbiamo saputo che ci sono state centinaia di diffide ai presidi dal far lavorare i docenti (perché la didattica a distanza non era regolata nel contratto nazionale, ndr). Ma cosa dovevamo fare? Interrompere le lezioni?’.

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