Lettera di protesta degli assistenti di lingua italiana

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Riceviamo e pubblichiamo lettera di protesta degli assistenti di lingua italiana.

Lettera di protesta degli assistenti di lingua italiana

Gentilissimi, Vi scriviamo in qualità di ex e/o futuri Assistenti di lingua italiana all’estero. Tale incarico ci è stato conferito da parte del Ministero dell’Istruzione, in seguito ad una selezione tramite bando dello stesso Ministero. In questa particolare estate 2020 abbiamo contattato più volte il MI per chiedere chiarimenti in merito alla decisione di non rendere più valutabile il servizio prestato come Assistenti di lingua italiana all’estero. Non abbiamo ancora ricevuto una risposta che possa aiutarci a capire il perché di una decisione simile. Ci siamo sentiti ignorati, tanto più che la Faq 33, che confermava la decisione del MI, è stata resa nota solamente il 3 agosto 2020 (con il termine ultimo per l’iscrizione alle GPS fissato al 6 agosto 2020). Adesso che le graduatorie GPS sono state rese note da quasi tutti gli Uffici scolastici provinciali possiamo tirare le somme e, con grandissimo stupore, scopriamo che: 

– alcuni ex Assistenti hanno inserito l’anno/gli anni di servizio prestato come assistenti di italiano tra i “servizi specifici” per la cdc A023 e hanno ottenuto 12 punti per ogni anno di servizio + 6 punti su altra cdc; 

– alcuni ex Assistenti hanno inserito l’anno/gli anni di servizio prestato come assistenti di italiano tra i “servizi aspecifici” per altra cdc e hanno ottenuto 6 punti;

– alcuni ex Assistenti hanno inserito l’anno/gli anni di servizio prestato come assistenti di italiano tra i “servizi specifici/aspecifici” per altra cdc e hanno ottenuto 12 punti; 

– tutti gli Assistenti che NON hanno inserito l’anno/gli anni di servizio prestato come assistenti di lingua italiana tra i servizi (in nessuna cdc) ma hanno allegato l’attestato rilasciato dal Miur e contratti di lavoro nella sezione “Allegati” non hanno ricevuto punti. 

È chiaro che i controlli non sono stai fatti oppure che non tutti gli USP e gli istituti scolastici fossero a conoscenza della decisione del MI di non valutare più il servizio e quindi non abbiano effettuato le dovute verifiche. La cosa ci lascia perplessi poiché abbiamo provato in tutti i modi a mantenere alta l’attenzione sulla tematica degli Assistenti di lingua italiana all’estero e sul mancato riconoscimento del punteggio nelle GPS e poi scopriamo che chi doveva far rispettare la norma (che noi riteniamo ancora profondamente ingiusta) non ha agito come avrebbe dovuto. 
Sappiamo che ulteriori accertamenti saranno fatti in seguito ma perché aspettare sempre i controlli successivi? E poi, siamo sicuri che questi controlli saranno fatti davvero a tutti coloro che prenderanno servizio? Siamo profondamente delusi dall’operato del MI che prima ha svalutato la nostra professione, senza renderci partecipi di una decisione importante, che per alcuni di noi vale molte posizioni in graduatoria, e poi non ha neppure controllato che le regole venissero rispettate. 
Siamo portati a pensare che in Italia chi non rispetta le norme avanza mentre tutti gli altri rimangono in fondo oppure devono emigrare all’estero per svolgere l’attività nella quale hanno investito anni di studio e di esperienza. Abbiamo subìto diverse ingiustizie nel giro di pochi mesi: 

– la svalutazione del servizio prestato all’estero (servizio che nel 2017 veniva valutato con massimo 3 punti in graduatoria); 

– Faq 33 pubblicata a tre giorni dallo scadere dei termini per l’iscrizione alle GPS. Molti aspiranti docenti avevano già inoltrato la domanda e non erano a conoscenza della Faq 33 in quanto la comunicazione è stata carente; 

– mancato controllo delle domande presentate per l’inserimento nelle GPS; 

– graduatorie pubblicate con errori di calcolo e con una grande differenza di punteggio tra chi ha inserito il servizio svolto e chi non lo ha fatto. 


CHIEDIAMO che il MI (e di conseguenza gli USP e gli istituti scolastici) prenda atto della situazione e decida in breve tempo e in maniera chiara di: 
– RICONOSCERE il servizio prestato in qualità di Assistente di italiano all’estero allo stesso modo (con gli stessi punti) a tutti coloro che hanno inserito l’assistentato come servizio specifico, aspecifico o negli allegati per ogni anno di lavoro svolto oppure – NON RICONOSCERE a nessuno un punteggio relativo al servizio svolto come Assistente di lingua italiana all’estero, così come previsto dalla Faq 33. Chiediamo che tutti gli USP e gli istituti scolastici siano messi a conoscenza delle decisioni prese dal MI in modo da agire seguendo una linea comune. Ringraziamo per l’attenzione e confidiamo nel Vostro impegno per provvedimenti risolutivi. 

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